Lunedì 3 ottobre, alle ore 17.30, incontro-dibattito nella sala della Costituzione in via Milano a Campobasso con il presidente emerito della Corte costituzionale ed ex ministro Giovanni Maria Flick, l’attivista e blogger Piero Ricca e Angelo Tofalo, portavoce deputato del Movimento 5 Stelle.

Il MoVimento 5 Stelle Molise ha bocciato da tempo la riforma costituzionale voluta dal governo. Per questo da mesi invita a votare NO al referendum in tema che si terrà il 4 dicembre. Per capire i rischi che corre la nostra Carta, però, c’è bisogno di parlare e comprendere nel dettaglio i punti deboli della riforma. Il Movimento 5 Stelle Molise, quindi, ha organizzato un primo incontro previsto lunedì prossimo a Campobasso.

Sarà un momento di approfondimento con chi conosce davvero la Costituzione, ci lavora, la studia e la difende ogni giorno. Un modo non troppo accademico e più leggero per spiegare le criticità di un progetto di riforma incomprensibile, grazie alla presenza di ospiti importanti: il professor Giovanni Maria Flick, infatti, risponderà alle domande del blogger Piero Ricca, alla presenza dei nostri portavoce in Consiglio regionale, Patrizia Manzo e Antonio Federico e del portavoce deputato Angelo Tofalo.

Flick è stato nominato giudice della Corte costituzionale dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 2000 e nel 2008 ne è diventato presidente. Nella sua lunga carriera è stato anche ministro della Giustizia e attualmente è professore emerito di Diritto penale all’Università Luiss di Roma, dove ha insegnato fino alla nomina a giudice.

Ricca è blogger del fattoquotidiano.it, è noto alle cronache per le critiche a esponenti dell’establishment e da anni si occupa di legalità e questione morale. Nella primavera del 2007, insieme ad alcuni amici, ha creato l’associazione ‘Qui Milano Libera’, che per statuto difende i valori della legalità e dell’etica pubblica, partendo proprio dal rispetto della Costituzione.

All’incontro sarà presente anche il nostro portavoce deputato Angelo Tofalo, membro della IV Commissione (Difesa) e del Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, che ci racconterà il dietro le quinte politico della riforma.

Insieme ai nostri ospiti vogliamo spiegarvi perché votare No al referendum. Vogliamo entrare nel merito di un progetto che non abolisce il Senato, ma solo la possibilità per i cittadini di eleggere i senatori; un progetto che manderà alla Camera due terzi di capilista nominati; che prevede risparmi irrisori; che trasformerà inquisiti e inquisibili in candidati e che ha come unico obiettivo quello di scardinare la democrazia parlamentare per consegnare tutto il potere nelle mani dell’esecutivo.

Non è vero che la riforma porterà più semplificazione e più efficienza, perché ad esempio trasformerà un iter legislativo semplice (con due sistemi per approvare le leggi) in un iter che prevede ben dieci-dodici meccanismi (non è ancora chiaro!). I cittadini perderanno potere di scelta. Le firme richieste per le leggi di iniziativa popolare, ad esempio, saranno triplicate da 50 a 150 mila. I nuovi referendum dovranno essere introdotti con una nuova legge costituzionale e poi con una ulteriore legge ordinaria.

Per adesso basta così, anche perché durante l’incontro sarà possibile rivolgere domande agli ospiti per togliersi ogni dubbio sulla riforma. A quel punto sarà più semplice capire come votare. #IoDicoNo #IoVotoNo