“Sulla “nomina della donzella” alla sfilata dei Misteri per il Tricentenario di Saverio Di Zinno, qualcuno parla di un’operazione di marketing, qualche altro parla di operazione politica. Sinceramente a noi campobassani non interessa se ci sono stati dei personalismi nella scelta della donzella, ci rammarica il metodo dittatoriale che è stato utilizzato, escludendo a priori una ragazza campobassana e scegliendo una bellissima romana di origini di Pietrabbondante che nulla conosce del nostro territorio e della nostra tradizione, e che ha dichiarato di non aver mai visto. Mi aspetto lo stesso criterio di scelta anche per i portatori alla N’Docciata di Agnone o alle Carresi di San Martino in Pensilis, non vorrei che qualcuno di fuori regione possa rimanerci male”.