Il NAS Carabinieri di Campobasso, coordinato dal Comandante Luogotenente Mario Di Vito, al fine di verificare il rispetto nelle norme che garantiscono la tutela dei soggetti più deboli della società, quali le persone anziane, nel primo quadrimestre del 2017 ha intensificato la propria attività ispettiva presso le strutture socio-sanitarie della Regione Molise.
Sono state controllate 37 case di riposo e strutture ricettive similari delle quali ben 20 sono risultate non regolari. In particolare sono state rilevate carenze organizzativo-strutturali e funzionali riferite ai requisiti minimi stabiliti dalla normativa regionale – Legge Regione Molise n. 13/2014 e Regolamento di attuazione n. 1 del 27.2.2015.
Le maggiori criticità sono riconducibili al sottodimensionamento degli ambienti, inadeguatezza dei servizi di supporto per l’assistenza alla persona, nonché l’assenza di figure professionali qualificate quali assistenti sociali, operatori socio-sanitari, cuochi, animatori socio-educativi ecc… Nel periodo delle festività pasquali sono stati riscontrati numerosi casi di sovraffollamento di ospiti in relazione alla capacità ricettiva autorizzata.
Per quattro comunità alloggio, tre attive nella provincia di Campobasso ed una in quella di Isernia, si è proceduto alla revoca dell’autorizzazione, alla chiusura delle strutture e al trasferimento degli ospiti in altre case di riposo della regione Molise. In tale contesto sono stati deferiti alle competenti Procure della Repubblica 7 titolari di strutture per aver autocertificato falsamente, nell’iter autorizzativo, il possesso dei requisiti previsti dalla norma ed inoltre venivano segnalate all’Autorità Giudiziaria le condotte di 7 Sindaci per aver omesso di adottare adeguati provvedimenti per l’eliminazione delle carenze più volte segnalate da questo Nucleo.
Le strutture monitorate, comunque, non hanno palesato elevate criticità riferite all’assistenza degli anziani e solo in due episodi si è proceduto a porre all’attenzione della Magistratura le metodiche di assistenza e vigilanza adottate nei confronti di ospiti con particolare patologie. L’attività di controllo non ha avuto finalità prettamente repressiva, ma è stata indirizzata anche allo scopo di evidenziare alle Autorità competenti le criticità esistenti affinché vengano adottati tutti i provvedimenti necessari per garantire i requisiti standard essenziali per una adeguata assistenza alle persone anziane.