di Domenico Angelone

Grande fermento a Campobasso in attesa del ballottaggio del prossimo 9 giugno in cui si scontreranno la coalizione di centro destra capitanata dalla candidata sindaco Maria Domenica D’Alessandro e il movimento 5 Stelle con il candidato sindaco Roberto Gravina. Non mancano stoccate e bilanci, invettive e accuse all’interno del centro destra nella città capoluogo.

A tenere banco è il voto disgiunto che qualora le liste in campo avessero tenuto i loro elettori con diligenza, facendo votare anche la sindaco candidata oltre che esprimere la loro preferenza ai singoli consiglieri, oggi il centro destra non avrebbe dovuto affrontare un difficile ballottaggio.

C’è un ping pong di accuse che potrebbero spostare l’ago della bilancia su Gravina al ballottaggio. Naturalmente i pronostici in base alla statistica non sono a favore del centro destra.

Abbiamo raggiunto telefonicamente l’Assessore regionale Vincenzo Niro, vertice massimo del partito più votato del centro destra, i Popolari per L’Italia, il quale forte di quel 15,12 percento di voti davanti alla Lega che si è attestata a Campobasso solo al 10,51%, respinge ogni velleitaria illazione sulla possibilità che i suoi consiglieri abbiano adottato il voto disgiunto come regola elettorale.

Niro afferma: “Se si continua con questa litigiosità e con lo scarso impegno che le altre coalizioni hanno adottato nel non far votare il sindaco candidato, in questo ballottaggio avremo una clamorosa sconfitta. Se la campagna elettorale si vuole continuare a condurla così come è stata fatto fino ad oggi, infischiandosene, non arriveremo a nessun risultato”.

Il leader del partito più votato lapidario continua: “è altrettanto chiaro che il mio impegno, se non verifico quello degli altri sarà nullo, mi metto seduto, me ne vado in montagna! Adesso – continua Vincenzo Niro – sono gli altri che devono tirare il carro, se hanno la voglia di vincere le elezioni, in quanto io dubito che, a questo punto abbiano la voglia di vincerle. Visto i giochi di prestigio che qualche  partito (riferendosi a F.I.) pensa di fare su tutto il territorio regionale”.

Niro fiume non risparmia nemmeno la Lega, che secondo il leader dei Popolari anche su Termoli ha avuto scarso impegno e ha creato solo problemi, non digerendo il fatto che nell’urna è stata schiacciata avendo un risultato elettorale deludente.

Nei prossimi giorni necessariamente si dovrà far chiarezza all’interno del centro destra per affrontare questi  giorni di  campagna elettorale con le premesse che possano garantire al ballottaggio la possibilità di vittoria sui cinque stelle.