di Claudia Mistichelli
In attesa che il Governo italiano decida di intervenire fattivamente nelle zone terremotate e, sperando che per allora i soldi saranno ancora disponibili, (bisognerà creare una commissione, nominare i commissari, verificare i danni, stabilire cosa e a chi ricostruire), i nostri fratelli del Centro Italia si congeleranno e scongeleranno ancora molte volte.
Grazie alla generosità del popolo italiano, da subito, si è creata una catena di solidarietà e di aiuto. Oltre a versare i fatidici 2 euro, le persone hanno donato viveri e generi di prima necessità.
Purtroppo, con questa ulteriore calamità naturale, la situazione è sempre critica a causa della neve e del freddo. Raccogliere beni o fondi per le zone in emergenza, non è così semplice come si pensa.
Il materiale raccolto deve essere controllato e in buono stato, poi catalogato ed imballato per genere. La cosa principale è che bisogna passare sempre per i canali ufficiali quali: Croce Rossa e Protezione Civile.
Nessuno può avvicinarsi autonomamente alle zone terremotate per motivi di sicurezza. Infatti, questi territori già pericolosi, con la presenza di neve e ghiaccio diventano irraggiungibili.
Il rischio di avventurarsi da soli sarebbe quello di rimanere bloccati mettendo in pericolo la propria vita e rallentando i soccorsi. Per il momento raccolte ufficiali non ce ne sono.
Ma il buon cuore dei molisani ha fatto mettere in opera una raccolta che, partita su facebook da Campobasso, sta raggiungendo molti paesi della Regione. Ma la necessità impellente, in Abruzzo, è quella di VOLONTARI.
L’esigenza è quella di consegnare beni a domicilio, spalare neve o aiutare persone malate nelle case isolate dalla neve.
Per tutte le informazioni in merito rivolgersi alla CARITAS o alla PROTEZIONE CIVILE del proprio territorio.
Nel frattempo non dimentichiamo dei tanti concittadini, anziani o malati, che hanno bisogno di un aiuto per la spesa o per spalare la neve. Prestiamo attenzione ai nostri vicini silenziosi, che spesso sono anche i più bisognosi e che molte volte sono abbandonati nell’indifferenza di tutti.