Il consigliere regionale Filomena Calenda ha presentato una mozione riguardante il cosiddetto nutri-score, il nuovo sistema di etichettatura degli alimenti adottato dalla Francia e che si sta diffondendo sempre di più a livello europeo, con molti paesi membri che hanno già annunciato di voler recepire il provvedimento. «Un sistema – chiarisce il presidente di IV Commissione – che rischia seriamente di compromettere il settore agroalimentare italiano. Un pericolo che già è stato posto in evidenza in altre regioni, tra cui la Lombardia, dove recentemente è stata approvata una mozione simile e a breve l’argomento sarà oggetto di confronto sia in Senato che presso la Camera dei Deputati».

Il nuovo e discusso sistema di etichettatura secondo le associazioni di categorie e dei consumatori avrebbe delle conseguenze nefaste proprio sul made in Italy. La cosiddetta etichettatura semaforica, scaturisce da una classificazione dei prodotti basata sulla presenza di grassi, zuccheri e sale negli stessi. Ai cibi viene attribuito un punteggio, su una scala da 1 a 5, ad ognuno dei quali è assegnato un colore, dal verde al rosso, passando per varie tonalità di arancione, in relazione alla presenza o meno di questi elementi.

«Una classificazione che non piace ai nutrizionisti in quanto si basa solo su un dato decontestualizzato, non prendendo in considerazione la dose giornaliera consigliata, le qualità nutrizionali e il fabbisogno energetico degli alimenti. «In tal modo verrebbe dato un giudizio negativo ai prodotti tipici della dieta mediterranea (tra cui l’olio d’oliva e il parmigiano) che fa della varietà e dell’equilibrio nutrizionale i suoi punti di forza – ha spiegato la Calenda -. Una “cattiva” e ingiusta pubblicità per i nostri prodotti che colpirebbe anche quelli molisani, da sempre conosciuti in tutto il mondo per la loro genuinità. Al contrario riceverebbero il bollino verde prodotti come bevande energetiche e light prodotte da multinazionali e in cui abbondano sostanze chimiche di ogni genere. Una vera e propria ingiustizia che potrebbe mettere in ginocchio un intero settore, soprattutto per quel che concerne le esportazioni. Motivo per cui ho inteso presentare una mozione che impegni la giunta regionale a farsi parte attiva presso il governo nazionale affinché intervenga con le istituzioni europee per scongiurare l’inserimento del sistema nutri-score nel comparto agroalimentare comunitario e italiano – ha concluso Calenda –, a tutela del Made in Italy e dei prodotti agroalimentari del Molise. Una battaglia trasversale, che non ha colori politici e che deve essere portata avanti per evitare l’ennesimo colpo basso inferto alle nostre aziende».