“E’giunto il momento di dare attuazione a scelte garanti di quella politica indirizzata al bene dei molisani” è quanto dichiarato dal Presidente della IV Commissione consiliare della regione Molise, Filomena Calenda durante i lavori sul bilancio regionale.
“Ho presentato un disegno di legge – spiega il presidente – che non solo va ad incidere sui tagli ai costi della politica, ma che nella sua applicazione è indirizzata al mondo del sociale”.E’ ormai chiaro, che le comunità montane, che dovevano chiudere i battenti già da una decennio, continuano a riempire gli interstizi della morfologia politica molisana. Oggi sono ancora in essere i carrozzoni utili e utilizzati solo dai trombati della politica. “Abbiamo però la possibilità di operare limature che in qualche modo vadano ad incidere sulle erogazioni economiche agli stessi enti inutili – continua Calenda – ho inteso, infatti, con la mia proposta di legge decurtare dal bilancio delle comunità montane 90 mila euro per il triennio 2019-2021 e affidare il budget ai centri antiviolenza del Molise”.
Da ottobre 2016 al aprile 2019, le donne accolte nei vari ATS della regione sono all’incirca 103. Con una dotazione economica maggiore, il numero dell’accoglienza potrebbe crescere, come di sicuro sarà molto più efficace il supporto che si offre alle donne e in particolare a quelle con minori. Le criticità che si sono evidenziate, nello studio che ho svolto per comprendere appieno il fenomeno e le possibili soluzioni, è che la mancanza di fondi congrui all’attività crea disagi anche nell’articolazione oraria delle operatrici dei centri che allo stato attuale è ridotto in rapporto alle richieste e agli interventi. Sempre a causa dell’esiguità dei contributi anche il numero delle operatrici non è sufficiente a garantire la qualità dei servizi previsti dalle case rifugio. “Credo fermamente nell’utilità delle case rifugio e – conclude il Presidente di IV Commissione Calenda – il mio impegno, come già dimostrato nelle varie circostanze di vita