«A rimetterci sono sempre i più deboli costretti a fare i conti con un sistema burocratico contorto e spesse volte illogico», queste le dichiarazioni di Filomena Calenda che, in qualità di presidente della IV Commissione Permanente della Regione Molise, è intervenuta sul blocco delle pratiche di invalidità che sta interessando il territorio del Basso Molise e, in particolare la città di Termoli.

«Mi associo ai sindacati e alle associazioni di categoria, tra cui l’Anmic, Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili, che hanno evidenziato la problematica e con cui ho avuto più volte occasione di confrontarmi al fine di trovare una rapida soluzione all’impossibilità di poter effettuare nella città adriatica la visita della commissione medica per l’accertamento dell’invalidità – ha continuato Calenda –. Purtroppo sono centinaia i cittadini che stanno attendendo risposte positive in tal senso. Le loro pratiche sono bloccate da mesi con conseguenti e notevoli disagi per coloro che già vivono in una condizione di perenne difficoltà quotidiana a causa dei numerosi disservizi con cui devono fare i conti. Mi farò portavoce presso gli organi competenti della Regione Molise e solleciterò l’Asrem affinché questi cittadini ricevano delle risposte certe e in tempi molto celeri.

Il blocco del turnover e il pensionamento anticipato di numerosi dipendenti pubblici – ha spiegato il consigliere regionale – non possono andare a compromettere l’erogazione di un servizio così importante per la comunità». Circa la paventata la possibilità di poter effettuare tali visite a Larino, inoltre, Calenda ha messo in guardia: «Un’ipotesi percorribile se non ci sono alternative valide, ma troppe volte le soluzioni tampone finiscono per essere definitive. Credo, invece, che sia necessario intervenire immediatamente per ripristinare il servizio a Termoli».