Prima la minaccia di ecoballe a Colle Alto nel territorio di Morcone,  poi il rischio scongiurato, almeno per ora di parchi  eolici a Cercemaggiore e Santa Croce del Sannio, in seguito l’ipotesi di rifiuti tossici interrati nel territorio di Morcone e ora la realizzazione di un impianto da 22 mila tonnellate di rifiuti a Sassinoro.
L’enorme business ha puntato la meravigliosa Valle del Tammaro e il Matese. È un fazzoletto di terra, che per ragioni affaristiche   subisce violenze, tanto da creare ferite profonde e timori nelle popolazioni.
La zona già attenzionata per l’elevato rischio sismico cui è esposta, dovrebbe essere esentata da ogni forma di aggressione che amplificherebbe i danni conseguenziali di un terremoto di forte entità.
Dovrebbe già solo questa previsione scongiurare ogni ipotesi di insediamento altamente industrializzato e lasciare che il progetto del parco del Matese non sia un alibi o un diverso interesse, ma sia un progetto di conservazione e protezione della specie, anche quella umana.
La continua esposizione a ogni forma di inquinamento conduce inevitabilmente a danni irreversibili. Non dobbiamo permettere, che altri decidano per noi il nostro futuro, non possiamo permettere che il nostro futuro, quello dei nostri figli, sia segnato da un territorio inquinato. Come possono i rappresentanti delle istituzioni non mettere al primo posto dell’agenda politica e amministrativa il bene dei concittadini.
Mi rivolgo al presidente della regione Campania de Luca, a lui chiedo di bloccare ogni altra iniziativa che possa compromettere la salute,  la serenità, il benessere psico fisico dei cittadini.
Dettare le priorità significa prima di tutto impartirle a  se stessi. Per me, per noi molisani la priorità è la salvaguardia del territorio e deve esserlo anche per de Luca, che continua imperterrito verso una sola direzione, non ostacolare l’enorme business dei rifiuti.
Un eco compostaggio è certamente la soluzione alle discariche abusive, ai rifiuti per le strade, ai roghi di monnezza, a ogni forma illegale di smaltimento dei rifiuti, ma crearne uno a soli 10 kilometri di distanza da uno preesistente e posizionarlo a pochi metri dal Molise, senza neppure prendere in considerazione la volontà contraria dei molisani,  è  un atto gravissimo e irrispettoso, che nulla ha a che vedere con la politica.
De Luca fermi lo scempio, ne guadagnerà in rispetto e riconoscenza da parte di due popoli.
E mi rivolgo anche ai miei colleghi campani di partito, smobilitiamo le coscienze e facciamo in modo che la salute dei campani e dei molisani non sia bersaglio di affari economici.
Non potrò essere a Sassinoro domani per impegni improrogabili di lavoro, ma sono a disposizione delle associazioni e del comitato per ogni azione e iniziative  che sono nelle mie facoltà. Sono con tutti loro per tutelare e proteggere il nostro territorio.

Filomena Calenda