Approvata nella seduta odierna all’unanimità dal Consiglio Regionale una mozione e un ordine del giorno a firma del consigliere regionale Filomena Calenda, rispettivamente ad oggetto “Monitoraggio e azione volte a prevenire e a contrastare l’emergenza Lymantria” e “Richiesta operatività PDTA fibromialgia”.

“La prima mozione sull’emergenza lymantria era stata presentata l’estate scorsa per far fronte alle numerose richieste di cittadini e amministratori circa l’incontrollata presenza del lepidottero denominato “Lymantria dispar” – ha dichiarato in merito Filomena Calenda –, le cui larve sono particolarmente aggressive per il fogliame di piante fruttifere, ma anche per alberi e boschi, soprattutto quelli di quercia, che ricoprono gran parte del territorio molisano. In particolare la problematica è stata molto sentita nella Valle del Volturno, causando ingenti danni. La lymantria dispar risulta essere il più importante e pericoloso defogliatore delle piante che crescono nella nostra zona. Non soltanto quelle da frutta ma l’insetto allo stato larvale potrebbe essere la causa della scomparsa di interi boschi, in particolare quelli del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Tra pochi mesi tornerà nuovamente la stagione estiva, periodo in cui la presenza del lepidottero è incontrollata. Se non si dovesse intervenire in tempo, anche la prossima estate potrebbe essere ricordata proprio per l’invasione di questo lepidottero. Oltre alla salvaguardia dell’ambiente, si tengano in considerazione le tante piante da frutta che insistono sul territorio. Sono numerosi i contadini e gli imprenditori agricoli che rischiano di vedere distrutto il proprio raccolto. Motivo per cui ho chiesto alla Regione, nella persona dell’assessore Cavaliere, di attivarsi in modo da scongiurare questo pericolo. C’è da dire, inoltre, che ho accolto con favore la notizia che nei giorni scorsi, presso il comune di Castel San Vincenzo, c’è stato un tavolo tecnico a cui hanno preso parte esperti e rappresentanti della Regione che hanno affrontato proprio la tematica della lymantria. Senza dubbio questo è un primo passo importante, ma alle parole ora devono seguire i fatti e intervenire in maniera celere.

Unitamente all’emergenza lymatria – ha concluso Calenda – è notizia di oggi che anche il settore agricolo molisano teme per la diffusione della cimice cinese, denominata il nuovo killer dei campi. Anche su questo l’attenzione deve restare alta e intervenire tempestivamente al fine di scongiurare eventuali invasioni”.

Nella seduta odierna, inoltre, è stato approvato anche un ordine del giorno, sempre a firma del consigliere Calenda, riguardante la fibromialgia, una condizione dolorosa che ancora oggi, però, non ha il riconoscimento come entità clinica invalidante, nonostante da tempo il Parlamento e le altre regioni si siano attivate per il suo inserimento nei Lea e, dunque, nell’elenco delle malattie croniche e invalidanti che danno diritto all’esenzione. “Ad oggi la Regione Molise – ha dichiarato in merito Calenda – ha approvato con decreto n. 4 del 2018 il PDTA delle malattie reumatiche e autoimmuni nel quale è previsto anche il percorso diagnostico differenziale per la sindrome fibromialgica. Lo stesso PDTA deve, però, ancora passare alla fase operativa. Nella nostra regione, inoltre, vi è la mancanza di dati epidemiologici precisi sulla fibriomalgia. Motivo per cui – ha concluso Calenda – ho inteso chiedere al Presidente della Giunta Regionale un impegno concreto affinché si dia il via anche in Molise all’iter che porti al riconoscimento della fibriomialgia quale condizione invalidante, venga istituito un registro regionale di coloro che sono affetti da tale disturbo e, infine, sia reso operativo il percorso diagnostico terapeutico assistenziale”.