Un ordine del giorno congiunto, a firma dei consiglieri regionali Filomena Calenda e Massimiliano Scarabeo che impegna il presidente della Giunta Regionale, Donato Toma, a porre in essere tutte le azioni necessarie per la salvaguardia della sanità pubblica molisana.
La richiesta rivolta al governatore è quella di farsi portavoce presso il governo nazionale, per l’adozione, sulla falsariga di quanto accaduto in Calabria, di un decreto ad hoc per il Molise, individuando così possibili deroghe alle attuali linee guida previste dalla normativa vigente in materia sanitaria. L’ordine del giorno dei consiglieri Calenda e Scarabeo sarà discusso nella prossima seduta monotematica del Consiglio Regionale, prevista per il prossimo 10 dicembre, incentrata sul Programma Operativo Straordinario 2019-2021.
La necessità di un decreto ad hoc per il Molise nasce dalla precarietà con cui, da anni, deve fare i conti la sanità pubblica. I paventati tagli e ridimensionamenti alla rete ospedaliera regionale mettono in serio pericolo il diritto alla salute dei cittadini. Per i due consiglieri regionali «è necessario che nella programmazione si debba tener conto delle peculiarità, ma soprattutto dell’orografia del territorio regionale. Accentrare la maggior parte dei servizi sanitari in un unico ospedale pubblico, classificato come spoke, parimenti distante dai piccoli centri montani e dalla costa – hanno concluso, significherebbe aumentare il rischio per i cittadini di non vedersi garantita l’assistenza sanitaria necessaria in caso di emergenza».