«Tra i tanti aspetti che non ci convincono nell’ affaire strisce blu, non possiamo
esimerci dal rimarcare che autorizzare ai diversamente abili la sosta gratuita
 anche negli stalli a pagamento è una questione di civiltà nonché di buonsenso.
Motivo per cui, al riguardo, presenteremo una mozione nella prossima seduta
del Consiglio comunale», queste le dichiarazioni congiunte dei consiglieri
comunali Filomena Calenda e Raimondo Fabrizio all’ indomani della conferenza
stampa congiunta tra i vertici del settore tecnico di Palazzo San Francesco e il
rappresentante dell’A. J. Mobilità, ditta che gestirà il servizio nella città di Isernia.
Nel corso del suddetto incontro si è fatto cenno all’ impossibilità da parte dei
diversamente abili di sostare gratuitamente nei parcheggi con ticket, anche nel
caso in cui le soste gialle, a essi riservate, siano occupate. Una scelta che va
controcorrente rispetto al passato: le scorse amministrazioni, infatti, si erano
impegnate a emanare un’ordinanza con cui si esentava la categoria di
automobilisti a pagare la sosta. «Tale scelta – hanno dichiarato i due consiglieri –
è di esclusiva competenza politica. La discrezionalità in materia è emersa anche
nella conferenza stampa di ieri. Sebbene, rispetto all’articolo 188 del codice della
strada, ci siano delle sentenze della Cassazione che si è pronunciata per la non
gratuità del servizio, l’ultima parola spetta al sindaco che prende delle decisioni
anche in base alle esigenze della cittadinanza». Filomena Calenda e Raimondo
Fabrizio, inoltre, hanno commentato anche alcuni numeri resi noti
dall’amministratore della ditta spoletina che gestisce i parcheggi: «È emerso che
in città c’è un parcheggio riservato ai disabili ogni 21 abitanti, quasi il doppio di
quanto previsto dalla legge (uno ogni cinquanta stalli). Nonostante tale
paventata abbondanza, in realtà non dobbiamo dimenticare che Isernia, essendo
capoluogo di provincia e comune capofila del territorio pentro, quotidianamente
richiama persone provenienti dai paesi limitrofi. A seguito della soppressione
dei servizi di trasporto riservati ai disabili, in molti sono costretti
autonomamente o facendosi accompagnare dai propri familiari a raggiungere la
città per effettuare visite specialistiche, sedute riabilitative o semplicemente per
recarsi in uffici pubblici al fine di sbrigare le tante pratiche a cui sono soggetti. Se
si tiene conto di ciò ci si accorgerà che le strisce gialle ad essi dedicate non solo
non sono così abbondanti, come si è detto, bensì rischiano persino di essere
insufficienti».
Del resto Calenda e Fabrizio hanno sollevato la questione all’indomani dell’istituzione degli stalli a pagamento e delle congiunte lamentele
da parte dei cittadini che sono costretti a convivere con questa problematica: «Se
tutto fosse filato liscio probabilmente non ci avrebbero contattati», hanno
​dichiarato i due consiglieri comunale. «Quando si compiono delle scelte a livello
amministrativo occorre anche un po’ di buonsenso – hanno chiosato –. Qualora,
infatti, in considerazione del numero di stalli ad essi riservati, non ci sia la
necessità di consentire ai disabili la sosta gratuita sulle strisce blu, l’ordinanza
del sindaco diventerebbe una sorta di paracadute a costo zero. Una tutela in più
su un diritto già acquisito.
A quanto pare, però, le cose non stanno proprio così».