di Redazione

Una storia di buona sanità, di professionalità e di dedizione che merita di essere raccontata. È quella vissuta da Katia, che nei giorni scorsi ha dato alla luce la sua secondogenita presso l’Ospedale Cardarelli di Campobasso, nel reparto di Ostetricia e Ginecologia.

Dopo un parto inizialmente regolare, la situazione è precipitata improvvisamente. Katia è stata colpita da una grave emorragia massiva, una complicanza improvvisa e potenzialmente fatale che ha messo seriamente a rischio la sua vita. Attimi drammatici, nei quali la tempestività e la competenza del personale sanitario hanno fatto la differenza tra la vita e la morte.

A prendere immediatamente in mano la situazione è stato il primario Franco Doganiero, che insieme alla sua équipe di sala operatoria, agli anestesisti, agli infermieri e alle ostetriche del reparto ha coordinato un intervento complesso e delicatissimo. Katia è stata sottoposta a quattro ingressi consecutivi in sala operatoria, necessari per contenere l’emorragia e stabilizzare il quadro clinico.

Un lavoro di squadra impeccabile, portato avanti senza esitazioni e con grande lucidità, che ha permesso di salvare la vita della giovane madre. Oggi Katia è fuori pericolo e può stringere tra le braccia sua figlia, consapevole di doverla alla professionalità di chi non ha mai mollato, nemmeno nei momenti più critici.

«Devo tantissimo a quelle persone – racconta – al primario Franco Doganiero, alla mia ginecologa Daniela Simeone, agli infermieri e alle ostetriche del reparto di Ostetricia e Ginecologia, agli infermieri e agli anestesisti delle sale operatorie.

Hanno fatto molto più del loro dovere: mi hanno salvato la vita». Una testimonianza che accende i riflettori su una sanità che funziona, fatta di competenze, sacrificio e umanità. In un momento storico in cui il sistema sanitario è spesso oggetto di critiche e difficoltà, storie come questa ricordano quanto sia fondamentale valorizzare e riconoscere il lavoro di chi, ogni giorno, opera in silenzio per garantire il diritto alla vita e alla cura.

All’Ospedale di Campobasso, in questa occasione, la buona sanità non è stata uno slogan, ma un fatto concreto.