Riportiamo di seguito l’intervento dell’arcivescovo di Campobasso – Bojano mons. Giancarlo Bregantini nell’ambito dell’incontro pubblico svoltosi il 15 dicembre 2016 presso la Sala provinciale della Costituzione a Campobasso, sulla vicenda della sanità che coinvolge la “Cattolica” e le strutture sanitarie del Capoluogo di regione. I sacerdoti e i diaconi, in ritiro di preghiera, con la Pastorale della Salute uniti al nostro vescovo GianCarlo ringraziano tutti coloro che operano nelle nostre strutture sanitarie, in Molise, a cominciare dall’ospedale Cardarelli, per il loro quotidiano e qualificato servizio per il bene di tutti.
“La nostra diocesi si fa voce dell’angoscia di tante famiglie, per la temuta perdita di molti posti di lavoro, in seguito alla ristrutturazione o chiusura di alcune strutture sanitarie accreditate in Molise, specie della Cattolica, che sta vivendo una crisi seria e complessa. E’ la voce della Chiesa, che più volte si è levata per la difesa dei posti di lavoro, come si è fatto per la GAM, a Bojano o in altre crisi aziendali, come anche preghiamo per il futuro dello Zuccherificio del Molise. Difendiamo così tutti i posti di lavoro,che sono sacri, perché benedetto è il pane quotidiano, chiesto con fiducia, ogni giorno, al Padre che è nei cieli.
Inoltre, questa paventata chiusura di strutture convenzionate creerà ulteriori angosce nelle nostre famiglie, costrette ai viaggi della speranza, fuori Regione. Ma soprattutto ci teniamo a custodire intatto il Sogno di una progressiva collaborazione operativa tra il Cardarelli e la Cattolica, per difendere insieme la salute dei Molisani e così costruire, con passi progressivi e unitari, la Cittadella Molisana della salute. Solo così il piano sanitario sarà veramente a difesa della salute di tutti i Molisani, come un ponte ben saldo ed efficace. Se però si indebolisce un pilone del ponte, si indebolisce tutto il ponte. Prima o poi crollerà l’intero comparto, con grave danno per tutti!
Perciò precisiamo che il motivo che ha sempre ispirato i nostri cuori a levare la voce a difesa della Cattolica, per le sue serie difficoltà finanziarie, non è mai stato un attacco alle altre strutture, tanto meno al Cardarelli, che resta un qualificato luogo dove quotidianamente tutti noi siamo accolti e guariti, noi e i nostri fedeli e familiari. L’incontro riflessione con il successivo Rosario, in cattedrale, di giovedì 15 dicembre, è orientato perciò a rafforzare questa feconda catena di collaborazioni, per rendere la santità molisana di vera ed alta qualità, con risposte rapide ed efficaci alle situazioni di disagio dei nostri paesi. In questo santo Natale, poniamo tutte le nostre angosce davanti al presepe di Betlemme, “città del pane”, perché non manchi mai il lavoro e la salute per tutti i molisani”
Inoltre, questa paventata chiusura di strutture convenzionate creerà ulteriori angosce nelle nostre famiglie, costrette ai viaggi della speranza, fuori Regione. Ma soprattutto ci teniamo a custodire intatto il Sogno di una progressiva collaborazione operativa tra il Cardarelli e la Cattolica, per difendere insieme la salute dei Molisani e così costruire, con passi progressivi e unitari, la Cittadella Molisana della salute. Solo così il piano sanitario sarà veramente a difesa della salute di tutti i Molisani, come un ponte ben saldo ed efficace. Se però si indebolisce un pilone del ponte, si indebolisce tutto il ponte. Prima o poi crollerà l’intero comparto, con grave danno per tutti!
Perciò precisiamo che il motivo che ha sempre ispirato i nostri cuori a levare la voce a difesa della Cattolica, per le sue serie difficoltà finanziarie, non è mai stato un attacco alle altre strutture, tanto meno al Cardarelli, che resta un qualificato luogo dove quotidianamente tutti noi siamo accolti e guariti, noi e i nostri fedeli e familiari. L’incontro riflessione con il successivo Rosario, in cattedrale, di giovedì 15 dicembre, è orientato perciò a rafforzare questa feconda catena di collaborazioni, per rendere la santità molisana di vera ed alta qualità, con risposte rapide ed efficaci alle situazioni di disagio dei nostri paesi. In questo santo Natale, poniamo tutte le nostre angosce davanti al presepe di Betlemme, “città del pane”, perché non manchi mai il lavoro e la salute per tutti i molisani”