Porto la voce dei molisani alla manifestazione nazionale di Prato. Il tema scelto quest’anno dalle Confederazioni sindacali è di grande attualità: lavorare in sicurezza. Occorre, infatti, anche in occasione della Festa dei Lavoratori accendere i riflettori e accrescere la sensibilizzazione intorno al tema della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, per una decisa lotta alle morti sul lavoro e agli incidenti che quotidianamente, anche nel nostro Molise, segnano la quotidianità: troppi lavoratori restano menomati a causa delle condizioni di lavoro e dai tanti incidenti sui cantieri, nelle fabbriche, nei campi. Talvolta qualcuno che è uscito di casa per lavorare, non vi fa ritorno. Inaccettabile.” Questo il proposito di Tecla Boccardo, leader sindacale molisana, sul tema della Manifestazione nazionale unitaria di CGIL, CISL e UIL del Primo maggio.

Tutti capaci di copiare ed esibire numeri e tabelle, sentiamo invece pochi impegni e ancor meno strategie chiare in materia di sicurezza sul lavoro. Secondo la UIL è necessario che i datori di lavoro e gli stessi lavoratori assumano un impegno attivo che sia finalizzato alla garanzia della creazione di un ambiente di lavoro sicuro e salubre, dando la massima priorità al rispetto del principio della prevenzione. Ci sono oggi incentivi e supporti economici per le imprese che sono tenute ad adottare piani per la sicurezza e per la prevenzione dei danni da lavoro; quante sono le aziende informate e che ne fruiscono? Come sono supportate dai loro consulenti del lavoro e dallo stesso Istituto assicuratore? È inoltre necessario agire attraverso la nomina e messa in azione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), che svolgono un ruolo importante. Questi delegati sindacali di base devono essere adeguatamente formati, dotati di idonei strumenti ed il loro ruolo di soggetti della prevenzione va valorizzato: sono loro che, agendo quotidianamente sul posto di lavoro, hanno consapevolezza dei contesti e dei rischi che possono presentarsi. Questo avviene già, in qualche misura, nelle medie e grandi aziende, ma nelle microscopiche realtà lavorative, in tutte le imprese artigiane, chi si occupa per bene della salute dei lavoratori e della prevenzione degli infortuni? Quanto viene ostacolata anche l’azione del sindacato che agisce sul territorio?”. Queste alcune proposte concrete della Segretaria generale molisana.

Davanti a questi drammi umani e sociali bisogna intervenire anche moltiplicando le ispezioni da parte delle autorità e inasprendo le sanzioni. Non v’è dubbio che è un problema culturale, ma anche di organizzazione del lavoro. Se c’è un reiterarsi degli stessi incidenti, vuol dire che c´è una premeditata disattenzione alla tutela della salute e della sicurezza che, in questi casi, va punita con più rigore. Questa deve essere una priorità del prossimo Governo.”

Boccardo ha una proposta concreta e immediata anche per il contesto molisano: “Nel frattempo potremmo cominciare a fare qualcosa già nella nostra realtà regionale: subito un Osservatorio regionale che si occupi del fenomeno della sicurezza sul lavoro. Un luogo dove confrontare, fra parti sociali, autorità amministrative ed enti preposti al controllo ed alla prevenzione, dati e tabelle, ma anche analizzare i contesti di maggior rischio e programmare azioni comuni. Questa è una battaglia che può essere affrontata solo se si agisce in sintonia e non in ordine sparso, ognuno rinchiuso nelle proprie competenze e pronto a giustificare qualche limite, magari per piangere, questo sì in modo collettivo, il prossimo morto sul lavoro.”