I dati Istat sull’occupazione evidenziano segni di miglioramento che possono essere accolti con soddisfazione, ma con altrettanta cautela.” Questo il fulminante commento di Tecla Boccardo, leader della UIL locale, a fronte dei dati diffusi oggi dall’Istat relativi al mercato del lavoro. “Siamo solo agli inizi di una ripresa che deve ancora essere consolidata e, soprattutto, diffusa. In particolare nel Mezzogiorno, ed anche nel nostro Molise, permane una situazione di enorme difficoltà che va affrontata e risolta per dare prospettive ai giovani di queste realtà e per il rilancio di tutto il Paese, a partire dal Mezzogiorno.” La raccomandazione della segretaria generale della UIL Molise: “Bene, ma guai ad accontentarsi.”

Eccoli, puntuali, i dati Istat sul mercato del lavoro. Il 2017, nel complesso, si caratterizza per un nuovo aumento dell’occupazione che coinvolge anche i giovani di 15-34 anni. Inoltre, al forte calo dei disoccupati si associa la diminuzione del numero di inattivi.

È l’economia italiana che, nel complesso, va un poco meglio.” Le dinamiche del mercato del lavoro, infatti, si manifestano all’interno di un quadro macroeconomico espansivo: nel quarto trimestre del 2017 l’economia italiana ha registrato una crescita del PIL dell’1,6% su base annua. La crescita è rilevante per l’industria in senso stretto e per le costruzioni. Le ore lavorate, allora, aumentano dello 0,2% sul trimestre precedente e dell’1,6% su base annua, nel contesto di una lieve crescita della produttività del lavoro in termini congiunturali.

Dal lato dell’offerta di lavoro, nel quarto trimestre del 2017 l’occupazione presenta una lieve crescita, dovuta all’ulteriore aumento dei dipendenti a termine (+57 mila, +2,0%) a fronte del calo di quelli a tempo indeterminato (-25 mila, -0,2%) e degli indipendenti (-20 mila, -0,4%). La dinamica tendenziale mostra una crescita di 279 mila occupati (+1,2% in un anno) circoscritta ai dipendenti, in circa nove casi su dieci a termine. Per il tredicesimo trimestre consecutivo aumentano gli occupati a tempo pieno mentre, dopo una crescita ininterrotta dal 2010, il tempo parziale diminuisce. Sulla base dei dati di flusso, a distanza di dodici mesi, si stima un aumento delle trasformazioni da tempo parziale a tempo pieno, soprattutto per quanti svolgevano un part time involontario. Prosegue la crescita dell’occupazione per i giovani di 15-34 anni. L’aumento dell’occupazione, diffuso per genere e ripartizione, è più intenso per le donne e nel Mezzogiorno. Aumentano anche gli ingressi nell’occupazione che coinvolge i giovani, le donne e soprattutto i residenti nel Mezzogiorno e gli individui con elevato livello di istruzione.

C’è un po’ di lavoro in più – questo il commento della UIL – peccato che troppo spesso si tratti di lavori a termine, di precariato, di prospettive occupazionali asfittiche. E con uno stipendietto da 4, 500 euro al mese non escono dall’area di povertà né i giovani né le giovani famiglie, il denaro non gira, i consumi languono, il territorio non si riprende. Un film che da troppo tempo vediamo anche in Molise.”

Gli obiettivi della Boccardo: “Si deve puntare ad offrire rapporti di lavoro a tempo indeterminato, sicuri, stabili, ben retribuiti. Lavoro per i giovani, offerte occupazionali per le donne, prospettive per coloro che hanno studiato, rioccupazione di coloro che un lavoro l’hanno perso e tanto giovani non sono più. Ammortizzatori sociali e tirocini non come aree di parcheggio ma occasioni per migliorare le competenze attraverso tanta formazione. Incentivazione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato, supporti economici alle aziende che investono e creano occupazione vera, utilizzo di ogni opportunità che derivi dall’impiego, completo e celere, delle risorse europee e degli incentivi nazionali.”