“Dalle informazioni che stiamo raccogliendo e da alcune previsioni, molti saranno i lavoratori che rischiano di restare senza lavoro nei prossimi mesi e prevediamo che a fine agosto un lavoratore su tre non avrà più alcun sostegno al reddito e nessun ammortizzatore” . Questo l’allarme lanciato dalla Segretaria regionale UIL che continua “Molti lavoratori, a distanza di mesi dall’inizio dell’emergenza, non hanno ancora ricevuto gli ammortizzatori e in tanti non sono ancora tornati sui posti di lavoro perché la produzione non è ancora pieno regime o non è addirittura ripartita”.
“Altra tragedia annunciata sta nelle centinaia di precari che vedranno scadere loro i contratti a termine e che non saranno rinnovati non appena terminerà l’emergenza, come per quei lavoratori stagionali che non sono stati richiamati a lavorare.
Dunque, prosegue la sindacalista, mettendo insieme questi elementi, è facile immaginare che la situazione tra qualche mese sarà drammatica, se non corriamo per tempo ai ripari.
Dinanzi a situazioni straordinarie ed emergenziali, bisogna rispondere con azioni altrettanto straordinarie. Da oggi, quindi, va rifinanziata e prolungata la cassa integrazione, eventualmente ricorrendo ai fondi SURE, che sono le risorse europee destinate a questo utilizzo.
Ma solo i fondi non bastano perché, come stiamo già verificando, il sistema regionale e quello INPS vanno potenziati per velocizzare le pratiche di accesso agli ammortizzatori sociali”.
“In egual misura, occorre allineare il sistema di supporto agli autonomi e alle PMI, nonché mettere in campo strumenti veloci e di facile accesso a favore delle attività ricadenti sui tanti settori in ginocchio come quello del turismo, del commercio, dell’edilizia, dell’artigianato.”
“Con questi presupposti, consapevoli tutti del ciclone socioeconomico che potrebbe travolgere il Molise, non possiamo più assistere a litigi e discussioni di posizionamento da parte della politica, a tutti i livelli, piuttosto che concentrarsi per dare risposte ai problemi dei Molisani.
Bisogna fare, almeno una volta, un lavoro corale che guardi la crescita e al rilancio di questo territorio, con progetti concreti e realizzabili per farci trovare pronti a richiedere e ad accedere a tutte le risorse, che siano nazionali ed europee, come il Recovery Fund o strumenti simili in fase di elaborazione”.
“Serve che tutti noi soggetti coinvolti, conclude Boccardo, elaboriamo un Patto per il rilancio, che punti allo sviluppo strategico e al recupero delle carenze strutturali che da anni penalizzano il Molise in termini di competitività ed attrattività, investendo innanzitutto in opere importanti per la realizzazione delle Infrastrutture materiali e immateriali, del lavoro, anche in termini di qualità, della sanità e del sistema sociale e di assistenza ai più deboli.
La politica regionale, mai come adesso, deve definire una direzione precisa da seguire con la programmazione di progetti concreti e realizzabili per il futuro della nostra gente”.