“C’è di tutto nella legge per il Mezzogiorno. Va bene occuparci della ZES da realizzare, ma anche su molte altre questioni occorre concentrarsi perché qualche opportunità sia colta. Sarebbe meglio non chiudere per ferie, ma iniziare da subito l’analisi del testo di legge, studiarne le implicazioni, avviare il confronto con le parti sociali.” Una sollecitazione dopo l’altra da Tecla Boccardo, Segretaria generale della locale UIL.
Il testo, approvato in via definitiva martedì, si occupa dei bambini (per contrastare la povertà educativa minorile), dei giovani (con il programma ‘Resto al Sud’) e dei terreni e immobili abbandonati. Nel corso del dibattito parlamentare sono state introdotte diverse novità tra cui: norme di contrasto degli incendi dolosi, deroga al numero minimo e massimo di studenti che possono comporre una classe, risorse per contrastare la diffusione di un coleottero, interventi per ridurre l’uso delle buste di plastica. E ancora ci si occupa di siccità, di strade nei parchi, di trasporto pubblico locale, di università, di cluster tecnologici, e di molte altre vicende.
“Io me li vedo, i nostri politici e amministratori locali, chini sulle carte, intenti a compulsare i testi e i riferimenti normativi, ad evidenziare tutti i passaggi potenzialmente utilizzabili, a disegnare percorsi di approfondimento, a cadenzare riunioni istituzionali e incontri da proporre ai sindacati, ai sindaci, agli agricoltori. Oppure il solleone l’ha già avuta vinta…” Ironica la Boccardo.
Ci sono, nella legge diverse norme rivolte ai giovani: per l’iniziativa ‘Resto al Sud’ il finanziamento massimo per creare un’impresa da parte degli infra 35enni è di 50.000 euro, per un totale di 200.000 euro in caso di attivazioni collettive; per coloro che non hanno ancora 40 anni e che vogliano investire nel settore agricolo, è previsto uno stanziamento di 50 milioni di euro per l’accesso al credito; parte una procedura sperimentale di assegnazione dei beni abbandonati, per la valorizzazione di terreni, aree edificate o altri immobili abbandonati, sulla base di progetti presentati da giovani sotto i 40 anni. “In una Regione caratterizzata da altissimi tassi di disoccupazione giovanile, abituati come siamo a veder emigrare i nostri giovani laureati, dopo che abbiamo approntato bandi per favorirne la loro imprenditorialità, dopo che abbiamo investito in garanzia giovani e reso fruibile il servizio civile, utilizzati che sono gli incentivi all’occupazione, non è forse il momento di fermarsi un poco e fare una valutazione delle iniziative messe in atto e dei risultati raggiunti, ragionare delle nuove possibilità che si aprono? Sogno un grande e articolato progetto tutto rivolto ai problemi delle nuove generazioni molisane, ma che veda proprio i giovani dibatterne, impegnarsi e prendere in mano il Molise di domani.” E’ questa la nuova sfida che Boccardo intravede.
Con uno specifico nuovo articolo nella legge appena approvata si punta a rafforzare gli interventi per il contrasto del fenomeno degli incendi boschivi dolosi, impedendo lo sfruttamento successivo dei terreni incendiati. Nuove norme vengono messe in campo per favorire la riduzione dell’utilizzo di borse di plastica, come chiesto dall’Ue. A seguito dell’eccezionale siccità della stagione primaverile ed estiva 2017, sono estese le misure di risarcimento alle imprese agricole. “Insomma: tanta attenzione anche all’ambiente del Meridione d’Italia. Ma da noi siamo pronti a fare un ragionamento complessivo? Avverto l’urgenza di una strategia che metta insieme la politica agricola regionale e la salvaguardia di un territorio caratterizzato dal rischio idrogeologico, la conservazione della rete viaria interpoderale e lo smaltimento dei rifiuti, abitudini personali e comportamenti collettivi rispettosi dell’ambiente. Ci si riuscirà mai?” Ecco il secondo campo di azione che la leader della UIL individua.
E poi, cultura, scuola, ricerca e innovazione. Vengono previsti ulteriori interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici. Per realizzare politiche educative urgenti destinate ai bambini sordomuti, nelle regioni del Mezzogiorno, vengono stanziati 500.000 euro l’anno per il 2017 e 2018. Viene introdotto un meccanismo di finanziamento degli atenei più orientato all’efficienza e alla perequazione delle risorse con riferimento al contesto territoriale ed economico. Si progettano cluster tecnologici da utilizzare per l’accelerazione e la qualificazione della programmazione nel campo della ricerca e innovazione. “Ecco una terza sfida: Università e ricerca, cultura e turismo di qualità, valorizzazione delle tradizioni e industria 4.0. Su tutto questo il Molise deve ragionare, programmare, investire, cominciando da qualche opportunità che si apre anche con la recente legge per il Meridione.”
“Tre problematiche differenti, tre sfide diverse e impegnative ma su cui, davvero, si può disegnare il futuro del Molise. Non sono le sole: noi abbiamo anzitutto il LAVORO al centro dell’attenzione. A settembre – è questa la promessa di Boccardo – ci torneremo sopra. Nel frattempo: poca vacanza e tanto studio, un poco di riposo e tanto impegno per la messa a punto di iniziative sindacali.”