“Il Governo continua a puntare il dito contro i pubblici dipendenti prevedendo controlli biometrici di rilevazione delle impronte digitali e l’utilizzo di nuovi sistemi di videosorveglianza in sostituzione di quelli a rilevazione automatica delle presenze ora in uso.” Ecco il commento a caldo di Tecla Boccardo, leader della UIL molisana al cosiddetto “Decreto concretezza” che ha ricevuto il primo sì da parte del Senato, dove pure, a parere del sindacato, vi sono alcuni contenuti apprezzabili. “ Si continuano a demonizzare i dipendenti pubblici, nonostante le statistiche parlino chiaro! I cosiddetti «furbetti del cartellino» sono solo una piccolissima parte della Pubblica Amministrazione, 89 contestazioni derivanti da falsa attestazione della presenza in servizio, su una platea lavorativa di circa 3 milioni! Dal canto nostro, siamo del parere chi sbaglia debba pagare, ma non è giusto che tutti paghino per pochi addetti che non compiono il loro dovere e non è giusto che si mascherino i veri problemi della P.A. focalizzandosi, come già avvenuto in passato, su questo falso problema.”

C’è un altro aspetto che lascia a dir poco interdetto il Sindacato: “L’inserimento nel Disegno di legge della possibilità di pagare i premi di risultato dei pubblici dipendenti con Btp statali. Se fosse confermato, la risposta non potrebbe che essere molto forte da parte dei lavoratori pubblici. Dopo quasi dieci anni di blocco contrattuale e con i contratti della dirigenza ancora da sottoscrivere non è di certo questa la strada e la risposta che ci aspettiamo e che si aspettano i lavoratori che ogni giorno, nonostante le continue e generali criminalizzazioni e nonostante i blocchi contrattuali, offrono servizi alla cittadini.”

Boccardo contestualizza: “Lo stesso rispetto per i dipendenti pubblici e per il loro lavoro ce lo aspettiamo anche da parte degli Amministratori locali, Regione e Comuni molisani. Subito l’avvio della contrattazione di secondo livello, subito la ripresa dei confronti con il Sindacato, subito la corresponsione di aumenti veri della loro retribuzione. Senza dipendenti pubblici motivati e valorizzati, non c’è Amministrazione efficiente e il Molise, che già stenta e boccheggia, si ferma del tutto.”