CALENDA SCRIVE AD ANAS, REGIONE E PROVINCIA: “SUBITO INTERVENTI PER METTERE IN SICUREZZA IL BIVIO DI SESTO CAMPANO”

Il consigliere regionale Filomena Calenda interviene sulla scarsa sicurezza del Bivio di Sesto Campano, lungo la Statale 85. Il trafficato tratto stradale, infatti, è stato spesso teatro di incidenti, spesso con conseguenze tragiche e, ad oggi, poco o nulla è stato fatto per metterlo in sicurezza. Motivo per cui Calenda ha voluto portare a conoscenza delle autorità preposte, in particolare la Struttura Territoriale Anas di Abruzzo e Molise, l’Assessorato Regionale ai Trasporti e la Provincia di Isernia, le istanze dei numerosi automobilisti e cittadini in merito alle condizioni in cui versa il tratto stradale.

“All’assenza di impianti semaforici o rotatorie che permetterebbero il rallentamento del traffico veicolare e agevolerebbero l’immissione sulla trafficata arteria – ha spiegato il consigliere regionale – , negli ultimi tempi gli automobilisti lamentano uno stato di abbandono dell’intera area. Con la mancata pulizia della vegetazione che si trova a bordo della carreggiata, infatti, i veicoli che devono immettersi sulla Statale 85 non hanno una visuale completamente libera.

“Altra problematica è relativa alla larghezza dell’arteria stradale. I pullman che partono o che devono arrivare a Sesto Campano hanno difficoltà di manovra. Motivo per cui – si legge nella nota a firma del consigliere regionale – , una volta arrivati nei pressi del bivio, sono costretti a fermarsi al centro della corsia, con tir e altri mezzi pesanti che viaggiano in direzione opposta obbligati, a loro volta, a rallentare all’ultimo momento per evitare l’impatto, considerata la poca distanza che c’è tra l’uscita della curva e il bivio”.

Fatte tali premesse la Calenda ha richiesto un intervento urgente della autorità preposte per rendere più sicuro il tratto stradale. “Non si può più tergiversare – ha concluso –, credo sia arrivato il momento di garantire maggiori garanzie agli automobilisti che quotidianamente percorrono l’arteria”.