Sono ore cruciali queste per l’approvazione del bilancio della nostra Regione. La mia idea di politica e di futuro per il Molise è un’idea che deve necessariamente passare per finanziamenti specifici che devono interessare il mondo del lavoro, quello dei trasporti regionali, la nostra sanità, una politica agricola piu’ vicina alle piccole realtà di settore ed un’azione mirata nel campo delle politiche sociali, favorendo il sostegno alla povertà.
Sono fermamente convinto del fatto che si possa uscire da questo momento di crisi strutturale che interessa tutta la Regione soltanto mettendo nelle poste del bilancio regionale risorse importanti che servano a rilanciare il mondo del lavoro. Risorse che devono poter essere impiegate per dare risposte ai lavoratori, e penso a quelli dell’ormai ex Zuccherificio del Molise, a quelli della Gam,il Korai,ai dipendenti dell’ex Ittierre, al personale dei Centri per l’impiego ed ai tanti giovani che non riescono a trovare lavoro nella nostra regione.
Risorse che possano favorire l’inserimento lavorativo, sfruttando anche l’istituzione dell’area di crisi non complessa del Basso Molise e quella della restante area di crisi complessa di Venafro-Bojano. Nel bilancio della nostra Regione non meno importanti dovranno risultare i fondi stanziati per i trasporti e per la viabilità regionale. Sono consapevole del fatto che la materia è complessa ma occorre, d’intesa con gli uffici preposti, stabilire le priorità da finanziare così da assicurare alla popolazione trasporti che siano rispondenti ai reali bisogni dei molisani insieme a strade percorribili.
Per quanto riguarda le politiche sociali bisogna rimpinguare la voce di bilancio già presente e riguardante il sostegno alla povertà, inserendo un robusto aiuto economico destinato ai tanti nostri corregionali che vivono ormai nella cosiddetta soglia di povertà. In ultimo, ribadisco per l’ennesima volta, l’importanza di rimettere mano al riordino della sanità molisana.
Bisogna trovare le risorse per assicurare nel basso Molise un sistema sanitario più efficiente che sappia utilizzare gli spazi e le strutture pubbliche presenti in modo da ampliare l’offerta sanitaria che, con la trasformazione del Vietri ad ospedale di comunità e lo stesso ridimensionamento del San Timoteo, risulta fortemente ridimensionata.
Ritengo che redigere un bilancio regionale pensando di poter, in qualche modo, sottovalutare le tre suddette istanze sia come voler lasciare irrisolti i problemi della nostra Regione. Abbiamo urgentemente bisogno di strade che siano percorribili, di fabbriche che diano lavoro e ospedali che garantiscano i livelli di assistenza alla popolazione, e perché no, anche eccellenze tali da poter essere punto di riferimento anche per le regioni limitrofe. Questi, a mio avviso, sono i punti cardine da inserire all’interno del bilancio regionale grazie ai quali,se verranno rispettati e portati a termine, sicuramente non farò mancare il mio apporto.