di Claudia Mistichelli
Dimenticate le polemiche sul concerto Britti, l’altra cosa rimasta impressa nella memoria dei campobassani è il servizio d’ordine impeccabile, grazie al quale non c’è stato nessun problema di sicurezza, durante la festa del Corpus Domini.
Ormai dobbiamo fare l’abitudine alle nuove norme emanate dalle Prefetture, concerti, serate o feste padronali, saranno blindate. Le amministrazioni, molisane e non, hanno anche stabilito che, nelle ore serali, in occasioni di manifestazioni pubbliche, non sarà possibile somministrare bevande in bottiglie e bicchieri di vetro.
Nonostante il presunto pacco bomba della scorsa settimana, abbia fatto accendere le speranze in qualcuno che il Molise esiste, possiamo stare tranquilli, siamo al sicuro.
Nel frattempo però: possiamo morire come arrosticini, nei numerosi incendi di campi ricolmi di sterpaglie e rovi; possiamo morire di infarto per il caldo in una carrozza di un treno, senza aria condizionata, con una temperatura di 40 gradi all’ombra; possiamo franare insieme alla nostra auto, mentre viaggiamo sulle pericolanti strade molisane; possiamo romperci una spalla inciampando su una delle tante mattonelle rotte dei nostri marciapiedi cittadini; possiamo morire di ictus finche’ troviamo posto in qualche reparto ospedaliero superstite; possiamo rischiare la vita dei nostri figli in strutture scolastiche obsolete e malandate.
In effetti venire in Molise sarebbe un rischio troppo grande anche per l’Isis. Essere o non essere, questo è il problema (W. Shakespeare)