Contro Savona la 2004 termolese ha messo a segno i primi punti in A2: «Felice del coinvolgimento»
L’analisi: «Non ci sono segreti alla base del nostro primato, ma solo tanta applicazione in palestra»
Sabato, nella sfida contro Savona, ha messo a segno i primi due punti della sua carriera in serie A. Alessandra Falbo, giovanissima ala termolese della Magnolia Campobasso (poco più di quattordici anni), ha confermato in quei minuti sul campo tutte le attestazioni positive di un precampionato in cui era stata addirittura nello starting five delle rossoblù nella sfida contro Battipaglia di A1 in occasione della semifinale del quadrangolare ‘Campobasso per lo sport’.
SENSAZIONE UNICA «È stata una bella emozione – conferma a più di qualche ora di distanza la giocatrice rossoblù – e devo dire grazie alle mie compagne che mi hanno cercato in più di una circostanza in quei minuti ed hanno fatto di tutto per mettermi in ritmo e mandarmi a canestro».
PALESTRA DI VITA L’esperienza con il gruppo guidato da coach Mimmo Sabatelli, oltre che una scuola di basket, è anche un’accademia di vita per la giocatrice bassomolisana.
«Dalle più grandi – spiega – imparo tanto sia a livello umano che tecnico con le ragazze con cui condivido l’esperienza anche a livello giovanile, poi, c’è un rapporto di grande aiuto e collaborazione. Siamo un gruppo davvero unito e compatto».
GIOCARE DIVERTENDOSI Forte del suo entusiasmo, peraltro, la lettura del primato rossoblù nel Falbo pensiero ha un’accezione ben precisa: «Non credo ci siano segreti alla base del nostro percorso – aggiunge – ma più semplicemente il lavoro che facciamo ogni settimana ed il fatto che quando giochiamo, lo facciamo con il piacere di stare sul parquet e portare avanti il nostro compito divertendoci».
«Non sono molto esperta – prosegue quando al centro dell’attenzioni ci sono gli obiettivi ed i possibili scenari futuri – perché sono solo tre anni che gioco a basket e non ho mai fatto questo tipo di campionato, ma a mio avviso questo gruppo ha tutte le carte in regola per andare lontano».
STUDIO E PARQUET Per l’ala termolese, tra l’altro, le singole giornate sono un insieme di studio ed impegno sportivo, modello alla base anche del lavoro extra campo del sodalizio rossoblù.
«All’inizio ho avuto un po’ più di difficoltà anche perché dovevo ambientarmi in una nuova città ed in una nuova scuola, ma col passare dei giorni – sintetizza Falbo – sono riuscita a trovare il giusto ritmo e riesco a conciliare scuola, studio ed allenamenti».