Per chi ha ancora idea che il Molise possa essere un’isola felice, può lasciare ogni speranza fuori dalla portata mentale: questa regione è tutt’altro che un’isola (non lo è mai stata dal punto di vista geografico) non lo è affatto per la microcriminalità, organizzata per attacchi continui al territorio e alle attività commerciali.
L’ennesimo furto con scasso, il quindicesimo registrato all’attività di bar e tabacchi del distributore di benzina posto sulla Trignina in agro di Sessano di Molise.
15 furti in 11 anni di attività è un record, naturalmente non per i ladri che vanno via questa volta con un bottino di circa 20 mila euro tra gratta e vinci e tabacchi, ma per i titolari di questa attività che ogni volta si rimboccano le maniche, stringono i denti e ripartono da zero, o parafrasando un film di Troisi: “Ricomincio da Tre”.
Forza e coraggio, tra disperazione e senso di abbandono da parte delle istituzione che giunti sul posto non possono far altro che constatare il furto e il danno.
Solita tecnica, buco nel vetro, orari di primo mattino, guanti e passamontagna che li rende irriconoscibili alle inutili telecamere di sorveglianza, ed ecco che i due professionisti del crimine sono entrati con nonchalance nell’esercizio commerciale e hanno eseguito la loro professione a regola d’arte. Come al solito, registriamo la cronaca dei fatti, con quell’impotenza tipica di chi è disilluso da una vera protezione della proprietà privata, oramai sottodimensionata dalla giustizia corrente e dalla magistratura come reato minore, punibile con pene lievi e mitigate.
Abbiamo già registrato nel passato, ladri acciuffati in flagranza di reato, dopo un processo per direttissima, dopo tre giorni, di nuovo liberi di agire indisturbati nel perpetrare gli stessi crimini per cui sono stati condannati.