Incominciamo col dire che non esistono disabili di serie A e di serie B, e in Molise la regione rimane sorda a tutte le richieste fatte dall’associazione A.N.M.I.C. in merito ai chiarimenti a alla documentazione sulle modalità di assunzione adottate dalla stessa Regione.
Tale comportamento, in circostanze così delicate , potrebbe rivelarsi un abuso in piena regola e, la Calenda ha scelto di perseguire la strada della denuncia alla Procura della Repubblica. Si ricorda che i quattro disabili da inserire nei ruoli regionali dovevano seguire l’avviamento al lavoro attraverso una selezione nominativa invece la regione Molise di fatto ha provveduto ad una chiamata a graduatoria, stilata da una commissione nominata dalla stessa Regione, come se fosse un normale concorso.
Questo metodo non è previsto né dalla legge, né dalla convenzione sottoscritta dalla Regione con la Provincia di Campobasso. Come sempre in Molise, sottolinea la Calenda, in alcuni enti si lavora in casa, come dire “chi mi battezza mi è compare”.
Dalla direzione generale della Regione, retta a suo tempo dall’ing. Massimo Pillarella, sono arrivate al Centro per l’impiego indicazioni per l’avviamento sulla base della graduatoria. Stessa indicazione è pervenuta con una nota a firma Claudio Iocca, dal servizio Risorse Umane della Regione. Filomena Calenda, resta in attesa che la Giustizia faccia il suo corso, sottolineando che nonostante l’esposto presentato in procura, la Regione ha proceduto a fare le assunzioni dei disabili con il metodo di casa sua.