di Pietro Tonti

Chi è risultato positivo negli ultimi tempi al tampone orofaringeo effettuato dall’Asrem  è davvero positivo? Oppure i tamponi rilevati dalla sanità regionale molisana negativi, invece possono essere positivi? Si perdono i tamponi o vengono scambiati e ci ritroviamo in giro veri positivi?

In un momento delicato dove pare sia in corso la caccia al positivo al Covid -19 attraverso i tamponi Asrem, ad Isernia accade l’inverosimile. Lascia perplessi e basiti il caso Gea Medica e la cronistoria che lo stesso istituto di riabilitazione ci racconta attraverso un puntuale comunicato.

Un dilemma a cui con il caso Gea Medica si mette in discussione la credibilità dei risultati dei tamponi effettuati dall’Asrem, gettando nell’ansia più totale la gente.

Chi ha effettuato i tamponi ed è risultato positivo ed è in quarantena da asintomatico, magari è negativo. Chi ha avuto l’esito negativo al tampone, potrebbe essere invece positivo libero di circolare tra di noi.

Vi invitiamo a leggere attentamente il seguente comunicato:

 

<<Il 12.10.2020 ci è stata notificata da ASREM la positività al tampone per Pcr Real Time, eseguito il 10.10.2020, su due nostri assistiti, che dovevano separatamente sottoporsi a controlli ambulatoriali in strutture esterne.
Successivamente ci è giunto l’avviso della positività di una dipendente addetta ai servizi.

Abbiamo eseguito immediatamente le procedure di isolamento, secondo le note disposizioni ed in area separata, dei due assistiti risultati positivi e dei loro tre contatti stretti ricoverati, dovutamente collaborando per il tracciamento con il Dipartimento di Prevenzione dell’Asrem di un ulteriore contatto stretto dimesso l’11.10.2020;
il Dipartimento ha disposto lo screening per Pcr Real Time del personale ed abbiamo proceduto alla sanificazione “shock” dell’intero Istituto.
Il 13.10.2020 abbiamo dato comunicazione alla stampa dei tamponi positivi dei nostri assistiti.

Per la sorveglianza interna, poichè il personale impegnato nell’assistenza è costantemente dotato di Dispositivi di Protezione Individuale e la struttura non ha mai aperto, dallo scorso mese di marzo, l’accesso esterno di familiari e visitatori, applicando una rigida divisione di spazi e percorsi, abbiamo eseguito nella stessa giornata del 12.10.2020 tamponi orofaringei con test antigenici (pur nella nota differenza di sensibilità e specificità con il tampone per Pcr Real Time) e test sierologici rapidi per Igm ed IgG su sangue venoso (su cui valgono le note considerazioni sull’utilità diagnostica), tutti con esito negativo sui due positivi e sui contatti stretti ricoverati.

Pertanto il 13.10.2020 abbiamo effettuato tamponi orofaringei sui due soggetti positivi e sui tre contatti stretti ricoverati ed inviato i campioni al Centro di Studi e Tecnologie Avanzate dell’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti e l’esito, ricevuto il 14.10.2020, è stato negativo, ovvero non era rilevato Rna Virale.

Il 14.10.2020 l’Asrem eseguiva lo screening del personale dell’Istituto e dei tre contatti stretti ricoverati.
Abbiamo ripetuto il 15.10.2020, vista la discordanza dei primi referti, i tamponi orofaringei sui due ricoverati positivi ed inviato i prelievi, per controllo, al Laboratorio di Analisi Cliniche dell’Ospedale “Santo Spirito” di Pescara e l’esito del test per Pcr Real Time, ricevuto il 15.10.2020, è stato negativo.

Siamo stati contattati dall’assistito dimesso che ci ha informato che era stato, insieme ad un suo contatto stretto, sottoposto a tampone per Pcr Real Time da Asrem, con esito positivo.
Dopo aver ricevuto il consenso, li abbiamo sottoposti a domicilio, il 16.10.2020, con nostro personale medico dotato dei prescritti Dpi, a tampone orofaringeo antigenico rapido risultato negativo ed a tampone orofaringeo per Pcr Real Time che abbiamo inviato al Centro di Studi e Tecnologie Avanzate dell’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti: l’esito, ricevuto il 19.10.2020, è stato negativo, ovvero non era rilevato
Rna Virale.

Entrambi i laboratori a cui ci siamo rivolti sono presenti nell’elenco degli autorizzati allegato alla Circolare del Ministero della Salute del 03.04.2020.
Il 18.10.2020 ci veniva comunicato da Asrem la negatività di tutto il personale screenato il 14.10.2020 e dei tre contatti stretti ricoverati.

Il 20.10.2020 personale Asrem ha eseguito tamponi per Pcr Real Time sui due ricoverati positivi del 10.10.2020, risultati negativi.

In sintesi abbiamo avuto due assistiti ricoverati i cui tamponi, prelevati il 10.10.2020 da Asrem, sono risultati positivi, mentre i tamponi per Pcr Real Time prelevati da nostro personale il 13.10.2020 ed il 15.10.2020, eseguiti in due laboratori diversi, sono risultati negativi ed un assistito dimesso, con successivo tampone per Pcr Real Time positivo ad Asrem che è risultato, al nostro controllo del 16.10.2020, negativo.

Desideriamo comunicare agli assistiti, alle loro famiglie ed alla comunità molisana che l’Istituto Europeo di Riabilitazione sorveglia, con ogni impegno ed in ogni maniera, come in questo caso, il rischio biologico, specie da SarsCov2, e la sua trasmissione interna.>>

Siamo convinti che il comunicato non è contro l’Asrem e i suoi vertici, è solo un fatto inoppugnabile, l’evidenza di una macchina organizzativa che non funziona. E’ magari un monito affinchè tutto possa ritornare nella normalità gestionale e potenziare quel settore che risulta carente e non adeguato in questo momento storico in particolare, dove la richiesta di tamponi si è triplicata e necessita sicuramente di altre macchine, laboratori e personale adeguato. Inverosimile che vi sia su una popolazione di circa 70 mila persone in provincia di Isernia, un unico laboratorio a Venafro per i prelievi dei tamponi anti covid.

Non bisogna quindi scaricare le responsabilità sugli operatori, ma su chi ha organizzato una struttura di analisi così precaria che sul territorio dopo gli oltre 150 tamponi persi o non utilizzabili nei giorni scorsi, è emersa quest’altra drammatica, negligente risultanza, eufemisticamente stigmatizzabile.