“Per l’Alberghiero di Agnone non hanno voluto procedere ai lavori. Tutto quello che stanno dicendo adesso sono solamente scuse” attacca il consigliere provinciale e sindaco di Pescolanciano Manolo Sacco.
“Quando abbiamo votato il bilancio della Provincia (era marzo scorso) ho chiesto che fosse scritto nel verbale il mio no, dovuto proprio al fatto che non è stata effettuata un’anticipazione di cassa per finanziare i lavori. La Regione si era già esposta e l’iter era quasi concluso: perché non metterci soldi nostri sapendo che sarebbero rientrati di lì a poco? Nelle settimane precedenti invitai Saia a fare una cosa del genere visto che lui era in maggioranza e rappresentava Agnone. Poteva risolvere il problema già allora. Lo stesso invito lo rivolsi anche a Linda Marcovecchio. Nulla. Nessuno dei due ha voluto lottare per Agnone. Con quei soldi sono state fatte altre scelte e pagate altre cose. Evidentemente per i due esponenti di Agnone e per l’allora presidente della Provincia di Isernia l’Alberghiero non era una priorità. Ora però vorrebbero addossare la colpa ad altri”.
Sacco spiega che “a parlare per me ci sono le carte, i verbali dai quali emerge quello che sto dicendo. Quei 900mila euro di avanzo non sono lì, fermi, perché vincolati. Semplicemente preferiscono spenderli per altro. Inoltre, avviare i lavori non sarebbe stata nemmeno una spesa della Provincia visto che la Regione avrebbe restituito i fondi. Ora fanno i sit-in. Ma contro se stessi dovrebbero farli. Perché quando si è trattato di votare a favore di Agnone non lo hanno fatto. E meno male che Saia e Marcovecchio sono agnonesi! Evidentemente – conclude Sacco – conviene più cavalcare la polemica che risolvere i problemi”.