Confcooperative lancia la nuova campagna di comunicazione sull’importanza dell’unione
e della collaborazione e offre uno sguardo nuovo sul lavoro delle cooperative.
I protagonisti degli spot sono due telecronisti che raccontano il mondo della cooperazione
attraverso il linguaggio sportivo che rende la narrazione avvincente e facilmente
comprensibile. “Confcooperative, l’unione che rafforza tutti” è il pay-off della campagna
che vuole parlare ai giovani attraverso i social network.
Un linguaggio semplice, ma efficace che accomuna i tre video spot, tre storie che insistono
su un concetto fondamentale: il lavoro delle cooperative è a favore delle comunità e del
territorio ed è presente in ogni ambito della nostra vita quotidiana.
«Sulle nostre tavole 1 prodotto su 4 arriva dalle cooperative, che rappresentano 1 sportello
bancario su 5, 1 supermercato su 3 ed erogano servizi di welfare a 7 milioni di italiani. Le
cooperative producono 7 bicchieri di latte su 10 e 6 bicchieri di vino su 10» spiega il
presidente di Confcooperative Maurizio Gardini.
«Questo per dare alcune cifre su un sistema di imprese che vale l’8% del PIL e dà lavoro in
Italia a 1,3 milioni di persone senza delocalizzare, ma rimanendo sul territorio dove generano reddito e occupazione e rispondono ai bisogni delle comunità. In Europa – aggiunge Gardini – gli occupati delle 147.000 cooperative sono 4,8 milioni. La cooperazione italiana con i suoi indicatori economici rappresenta una protagonista dell’economia sociale e civile in Europa».
“Il lancio della campagna nazionale di comunicazione coincide con l’apertura della
stagione assembleare nella nostra Regione, che culminerà in un grande evento che si terrà
il 17 febbraio presso il Teatro del Loto a Ferrazzano” ha dichiarato il Presidente di
Confcooperative Molise, Riccardo Terriaca “Sarà l’occasione per un confronto del mondo
della cooperazione con tutti i principali attori della vita economica e politica regionale.
Cercheremo, anche con l’ausilio del nostro Presidente Maurizio Gardini che presenzierà
all’evento, di riposizionare al centro del modello di sviluppo i concetti dell’economia civile
che, dal nostro punto di vista, tracciano la rotta da seguire per difendere l’autonomia e
l’identità regionale, contrastare lo spopolamento delle aree interne e disegnare una rete di
servizi primari in grado soddisfare i bisogni reali dei molisani”.