“Deludente la sentenza della Corte di Strasburgo”: così l’avvocato Luigi Coscia di Termoli, legale di fiducia della coppia di Colletorto (Campobasso) che nel 2012 presentò ricorso ai giudici europei a seguito dell’impossibilità, sancita dal Tribunale dei minori, di adottare un bambino nato in Russia da madre surrogata e, quindi, costretti a rinunciare al piccolo, trasferito in orfanotrofio.
“Devo ancora approfondire la sentenza della Corte di Strasburgo – ha aggiunto Coscia – che mi è pervenuta in francese. I ricorrenti, i coniugi di Colletorto, non sono ancora a conoscenza dei dettagli della decisione della Corte. In questi anni hanno concepito un figlio ma la vicenda del piccolo cui hanno rinunciato rimane per loro molto dolorosa e li ha segnati molto profondamente”. Oggi, quel bambino, come spiega il legale, ha circa 6 anni e da quasi due è stato adottato da un’altra coppia, in Italia. La sentenza definitiva della Corte di Strasburgo ha ribaltato un pronunciamento della stessa corte del 27 gennaio 2015.

Fonte(ANSA).