Agnone (IS) – Sabato 11 MARZO 2017 – ore 15:30

IL TERREMOTO: CONOSCENZA DEL TERRITORIO E DEGLI STRUMENTI NECESSARI ALLA SUA MESSA IN SICUREZZA

Ho il piacere di invitarvi a partecipare al dibattito “Il terremoto conoscenza del territorio e degli strumenti necessari alla sua messa in sicurezza”, organizzato dal Rotary Club di Agnone in collaborazione con l’Associazione Nazionale Carabinieri ” Nucleo di Protezione Civile ” sezione di Agnone ed il Comune di Agnone e degli ordini professionali.

Ecco un abstract del mio intervento dal titolo: “la modellazione geologica come previsione degli effetti del terremoto”.

Sebbene la ricerca abbia fatto notevoli passi in avanti, si è ancora molto distanti da una previsione deterministica dei terremoti, in virtù delle numerosissime variabili che concorrono al determinarsi di un evento sismico. La previsione “Forecast” rimane quindi una previsione approssimativa, riferita ad intervalli di tempo, di spazio e di magnitudo entro i quali si può verificare con maggiore probabilità rispetto alla media un evento sismico, che in nessun caso può essere utilizzata per conseguire un grado di precisione soddisfacente. L’approccio al problema resta quindi quello di tipo probabilistico, sul quale si basa gran parte della normativa vigente. Posta quindi una pericolosità di base per aree omogenee o ritenute tali, è possibile con ottimi risultati prevedere gli effetti del terremoto sul costruito, mediante la conoscenza geologica e geomorfologica locale, intesa come area di sedime del singolo fabbricato e non di una macro area. Gli steep che la conoscenza geologica impone in fase di pianificazione prima, e di realizzazione dei singoli interventi poi, sono connessi rispettivamente alla mappatura del territorio mediante una microzonazione sismica realizzata su tre diversi livelli di approfondimeno, e ad una corretta analisi di risposta sismica locale. Nello specifico, la prima consente di individuare quelle aree omogenee dal punto di vista morfologico, idrogeologico e sismostratigrafico, la seconda conferisce al sito specifico quelle caratteristiche puntuali in grado di prevedere le modificazioni del moto sismico che, sia in termini di frequenza, di ampiezza che di durata, possono determinare situazioni locali particolarmente sfavorevoli rispetto ad aree adiacenti. La modellazione geologica, intesa come conoscenza puntiforme del sottosuolo e delle sue caratteristiche meccaniche ed elastiche, costituisce presupposto fondamentale ed ineludibile per una “previsione degli effetti del terremoto” che in molti casi potrebbe preservare l’edificato da crolli e quindi salvare le vite umane, ovvero indirizzare le scelte di pianificazione urbanistica verso siti dove l’effetto del sisma risulta meno devastante.

Dott. Domenico Angelone