Di Pietro Tonti

Sono 332.653, di cui 78.025 residenti all’estero, i molisani aventi diritto al voto per le elezioni regionali del 22 aprile. I seggi saranno aperti dalle 7 alle 23, lo scrutinio delle schede inizierà subito dopo la chiusura. Saranno 394 le sezioni allestite nei 136 comuni della regione. Tre le rilevazioni previste per l’affluenza alle urne: alle ore 12, 19 e 23. Tutte le informazioni sulla tornata elettorale sono disponibili sul sito internet: elezioni@regione.molise.it. Per la prima volta con le prossime elezioni regionali del 22 aprile la Regione Molise gestirà in proprio il processo elettorale, sostituendosi alle Prefetture. Mentre dunque il Ministero dell’Interno conserva gli adempimenti che portano ai risultati ufficiali (le schede e i verbali dai seggi vengono portati al Palazzo di Giustizia dove si procede alla proclamazione degli eletti), sarà la Regione a gestire tutta la restante macchina elettorale. Il Presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, ha illustrato le novità partecipando alla trasmissione “Conto alla rovescia” su Teleregione Molise. “Prima della dodicesima legislatura – ha ricordato – il Molise ha votato sempre con la legge nazionale che regolamentava non solo le varie fasi del voto, ma anche la gestione dei dati. Rispetto alla possibilità di convenzionare la Regione con la società che ha sempre gestito in convenzione con il ministero dell’Interno la trasmissione dei dati – ha proseguito – abbiamo inteso applicare la legge regionale fino in fondo anche con la gestione dei flussi dei dati elettorali. Ci siamo dotati di un sistema innovativo e di questo devo ringraziare la struttura regionale che alacremente si è presa in carico non solo della predisposizione della piattaforma di software tutta realizzata con copyright Regione Molise, ma anche di tutte le altre procedure che ci hanno dato e ci daranno la possibilità di svolgere gli adempimenti elettorali”. Con le gestione ‘in house’ del voto, ha spiegato il presidente, la Regione risparmierà circa 200 mila euro. Frattura ha anche annunciato che la sala stampa, solitamente allestita nella Prefettura di Campobasso, sarà predisposta nella sede della Fondazione Molise Cultura, in un edificio dunque di proprietà regionale. Ed intanto la macchina organizzativa dei media per lo spoglio elettorale è al lavoro alacre, sono previste dirette televisive da Campobasso, Isernia e Termoli. I giornali e le web Tv on-line ragguaglieranno in tempo reale dei risultati, a cui si aggiungeranno i commenti degli ospiti nei diversi studi, fino a quando vi sarà la certezza matematica dell’elezione del nuovo presidente della Regione Molise e del Consiglio Regionale. Sarà una sfida a due, quella che si è palesata più concreta tra i quattro candidati in lista? Vi è una concreta probabilità che questo avvenga. I sondaggi vedono Andrea Greco Candidato per il M5S contro Donato Toma per la coalizione di centro destra e l’appoggio di ben nove liste come maggiori pretendenti alla massima poltrona presidenziale. Ma anche Carlo Veneziale, candidato di riferimento alla presidenza per il centro sinistra e i 5 partiti che lo appoggiano per questa sfida elettorale, erede dell’amministrazione uscente e dell’azione amministrativa del presidente Paolo Frattura si farà valere. Il quarto candidato, sempre animato da buoni propositi è Agostino di Giacomo per Casa Pound.  Nonostante le grandi manifestazioni di piazza, del M5S con Di Battista e Di Maio in tour per tutte le piazze più importanti del Molise; nonostante l’arrivo dei Big del centro destra, Berlusconi, Meloni e Salvini e del centro sinistra con Gentiloni e il gota del PD, l’esito di queste elezioni è assolutamente incerto. Le variabili e i ragionamenti in queste ore si alternano a seconda dell’appartenenza e della fede politica. Il M5S forte del populismo, delle risposte della piazza, dei disoccupati, di quel 37% di poveri recensiti dall’Istat in crescita in questa regione, che dalla politica e dall’attività amministrativa negli ultimi 20 anni si sentono lontani un miglio, abbandonati a se stessi, con i problemi della quotidianità e della sopravvivenza imperanti, saranno liberi di poter scegliere l’alternativa ai volti di sempre, ai soliti noti della politica regionale che oltre ai proclami hanno prodotto ricchezza solo per le loro tasche. Per queste persone sarà imperante il cambiamento con la massima: “Errare humanum est, perseverare autem diabolicum”. Venti candidati pentastellati, poco noti, tranne alcuni nel panorama regionale, contro un esercito di due coalizioni tenteranno di bissare il successo delle politiche del 4 marzo, con Grillo e Casaleggio che hanno adottato le strategie più adeguate per non commettere errori comunicativi, vogliono eleggere il primo presidente a 5 stelle della storia. Voltando pagina, senza abbandonare il discorso, alla consolidata percezione dell’andamento della politica per tanti, si alterna la proposta del centro destra capeggiata da Toma, rappresentante di una società civile ancora parzialmente produttiva che opera nel Molise e ha deciso di restarci e confrontarsi con il momento storico difficile per affrontare la sfida del rilancio. Toma, rappresentante delle professioni e dei professionisti che pur riscontrando difficoltà estreme nel Molise, vogliono credere nella meritocrazia e non nelle promesse pentastellate. Il centro destra, ha dalla sua comunque il carico dei vecchi amministratori candidati, che da una parte hanno voti propri costruiti negli anni, ma d’altro canto potrebbero non convincere l’elettorato in quanto rappresentanti della vetusta politica, in un momento storico in cui i leitmotiv è: giovane e cambiamento. Non si dovrebbe prescindere anche dall’esperienza per poter affrontare i problemi di una regione educando i giovani all’attività amministrativa, offrendo loro supporto? Se così fosse,  a questa richiesta, la coalizione di centro destra offre risposte con i candidati di sempre, come l’ex presidente della Regione Molise Michele Iorio per 12 anni alla guida le Molise con la sua lista Iorio per il Molise Noi con L’Italia; l’ex Assessore al Bilancio con il governo Iorio Gianfranco Vitaliano nella stessa lista di Iorio; Vincenzo Cotugno Presidente del Consiglio regionale uscente con l’amministrazione Frattura con la lista Orgoglio Molise; Massimiliano Scarabeo ex PD con il governo Frattura, bisogna dire, sempre dissidente negli ultimi tre anni non ha votato il bilancio in Consiglio, confluito nelle fila di F.I. e Vincenzo Niro ex Presidente del Consiglio regionale con il governo Frattura nei primi due anni e mezzo del mandato, confluito nei Popolari per l’Italia. Tra i vecchi esperti della politica si alternano in tutta la coalizione di centro destra una marea di giovani rampanti, personaggi pirandelliani in cerca di autore in politica, a cui se non si vuol fare riferimento ai soliti noti, vi è una scelta eterogenea nelle professionalità e nelle singole competenze. Nel centro sinistra il collante trovato con la figura dell’ex Assessore alle Attività Produttive e al Marketing Territoriale con l’amministrazione uscente Carlo Veneziale è propedeutico ad una lotta di vertice per la segreteria del PD del prossimo congresso regionale post elezioni. Parrebbe, ma non è così, che le elezioni di domenica interessino relativamente. Parrebbe in sintesi che anziché alla sfida imminente delle elezioni regionali, gli interessi siano concentrati altrove, forse proprio alla leadership del PD . Certamente se il centro sinistra regge, probabilmente reggerà, con una percentuale al di sopra del 20% alle elezioni di domenica, andrà ad indebolire il M5S; qualora la percentuale dei consensi si portasse al 15%, i pentastellati avrebbero maggiore chance di farcela. Secondo alcuni, l’ago della bilancia di queste regionali è proprio l’elettorato di centro sinistra che potrebbe spostare il peso del voto per protesta sul M5S, ma è tutto da verificare. D’altro canto il buon Agostino di Giacomo candidato presidente per Casa Pound, mira ad una performance di rispetto nel Molise, come è accaduto per le Politiche del 4 marzo in tutta Italia. A questo punto non ci resta altro da fare che augurare ai molisani che vinca il migliore: ciascuno è artefice del proprio destino!