La regione passa dai danni alluvionali alla mancanza di acqua
In un Paese piovoso come l’Italia, che per carenze infrastrutturali trattiene solo l’11% dell’acqua, occorrono interventi strutturali per evitare di dover sempre rincorrere le emergenze legate alla carenza idrica specie in estate. Ad affermarlo è la Coldiretti Molise all’ indomani della decisione del Sindaco di Larino, Pino Puchetti, che si è visto costretto, nei giorni scorsi, ad emanare un’ordinanza con cui vieta di utilizzare l’acqua potabile, proveniente dagli acquedotti comunali, per usi irrigui o non strettamente connessi agli usi civili, escludendo dal divieto le attività commerciali e artigianali.
Così, in poche settimane, il Molise è passato dalle emergenze legate al dissesto idrogeologico a quelle legate alla mancanza di acqua; problemi aventi ad oggetto un unico comune denominatore: la risorsa idrica.
Da tempo Coldiretti invita le Istituzioni, a tutti i livelli, ad adoperarsi per fronteggiare le problematiche connesse alla gestione delle risorse idriche e proprio nel corso del Villaggio Coldiretti, tenutosi a Milano nel fine settimana scorso, ha siglato tra la società Terna ed Anbi – Associazione nazionale delle bonifiche. La prima gestisce la rete di trasmissione dell’energia in Italia ed è impegnata nella trasformazione del mercato elettrico verso fonti eco-compatibili, quale appunto l’idroelettrico. L’intesa sottoscritta prevede la realizzazione di un sistema di invasi artificiali e laghetti da utilizzare per un duplice scopo, creazione di energia elettrica e raccolta di acqua da distribuire in modo razionale nei momenti di emergenza idrica, garantendo l’approvvigionamento alla cittadinanza, alle attività produttive tra cui l’agricoltura.
“Per questo – osserva Coldiretti Molise – bene ha fatto il sindaco Puchetti ad emanare l’ordinanza “anti spreco” dell’acqua potabile ma è altresì necessario che tutte le Istituzioni, ai vari livelli, superino il momento della denuncia per passare ad una stagione del fare non più procrastinabile, nell’interesse della collettività molisana”.
fonte, Coldiretti Molise