A.S.D. ISERNIA CALCIO A 5

 

E’ un ringraziamento di vero cuore quello che la società A.S.D. Isernia Calcio a 5 intende rivolgere, indistintamente, a tutti i giocatori, allo staff tecnico e dirigenziale, ai tanti tifosi, in particolare quelli della Fossa del Drago, per gli sforzi profusi in questi 14 anni di onorato servizio e il supporto ricevuto in ogni istante, di gioia e di dolore. In un momento come quello che stiamo vivendo, dopo la rinuncia al Campionato nazionale di A2, parlare non è facile. L’amarezza è tanta, troppa, e non basterebbe alcun termometro per poterne misurare il grado. Ma è giusto rivolgere un pensiero sincero e affettuoso a tutti quanti, senza fare nomi per non rischiare di dimenticare qualcuno.  Quello di oggi è un saluto a tutti coloro che, come noi, hanno vissuto intensamente queste pagine meravigliose di sport. Pagine incancellabili, che resteranno nella storia di Isernia. E che si chiudono qui, è bene chiarirlo una volta per tutte, perché da soli non era possibile fare altrimenti.

L’Isernia Calcio a 5 è nata sulla scorta di una passione pura: quello per lo Sport, con la S maiuscola, in una città dove le attrattive e il sociale, soprattutto per i più giovani, sono ben poche. I patron della società, per 14 anni, hanno profuso anima e corpo nel progetto, impegnando risorse proprie in quantità inimmaginabile, a danno loro, delle proprie attività e della propria famiglia, messe sempre in secondo piano nonostante i rischi. Altri imprenditori, in più occasioni, si sono affacciati sulla scena, ma senza impegnarsi direttamente, salvaguardando così i propri interessi da un esborso economico evidentemente troppo pesante. All’impegno economico dei patron dell’Isernia Calcio a 5, inoltre, non è mai corrisposto un ritorno che non fosse fatto di  soddisfazioni, enormi certamente, sul piano umano e sportivo. Ma solo di gloria non si vive né si può fare sport, soprattutto a certi livelli come la serie A2. Non si vuol certo rinnegare qui l’impegno dedicato, di cui si resta orgogliosi più che mai, visti i risultati raggiunti. Ma Isernia è una città piccola: i nostri patron sono imprenditori conosciuti da tutti e, come tali, non hanno bisogno di presentazioni, la loro storia parla da sola. Una storia fatta di serietà, che non poteva venir meno all’improvviso, facendo il passo più lungo della gamba a danno di tante persone che vivevano e lavoravano nel progetto Isernia Calcio a 5. E’ solo per tutelare loro che si è deciso di gettare la spugna: loro e nessun altro. Andare avanti significava dover mollare soltanto dopo poche settimane, bloccando così il trasferimento di giocatori e tesserati e negando loro l’opportunità di continuare altrove, in condizioni più favorevoli. Un atteggiamento sincero e trasparente, quello della società, condiviso con tutti i dirigenti, che è stato apprezzato da chi, solo ieri, ha lasciato la città per accasarsi altrove, con le lacrime agli occhi, speranzoso di poter tornare qui, magari già tra un anno, per continuare a vivere una favola che purtroppo non c’è più. Questi episodi ci gratificano più di ogni altra cosa, a dimostrazione che possiamo continuare a camminare a testa alta, come sempre fatto. I nostri patron, in tempi migliori, hanno sostenuto in contemporanea il calcio e il futsal, profondendo ingenti risorse. Erano gli anni in cui l’Isernia Calcio fu promossa in serie C2 e tutti gli sportivi ricordano a memoria gli sforzi fatti da loro. Con questo vogliamo dire che, se ci fossero state le condizioni, sarebbe stato interesse dei patron e di tutti noi andare avanti nella stagione agonistica che, proprio oggi, sarebbe iniziata alle 17, con la prima partita in casa. Perché a spingerci in questa avventura è sempre stato solo lo spirito di fare sport, nient’altro.

E’ bene poi precisare, a scanso di equivoci, che non ce l’abbiamo con nessuno. Capiamo bene il risentimento di chi non è d’accordo con la nostra scelta di fare un passo indietro. Ma è bene ricordare, ancora una volta, le difficoltà in cui si debba operare, per fare sport, in una città come la nostra, tra lacune e difficoltà di ogni genere, a cominciare dalle strutture fatiscenti. Il coraggio non ci è mai mancato: siamo intervenuti, tre anni fa, facendo lavori a nostre spese nel palazzetto dello sport, un impianto del 1974, per metterlo a norma dal punto di vista federale e disputare le categorie superiori di calcio a 5. Ci abbiamo creduto, fino alla fine: ma il mondo cambia, le normative anche, e le problematiche aumentano sempre. Fino al punto in cui tocca sapersi fermare per non cadere nel vuoto: abbiamo rischiato, ma poi abbiamo dovuto tornare sui nostri passi. Nel rispetto di tutti. Vogliamo poi ricordare anche gli sforzi fatti nel settore giovanile: un’attività puramente sociale, quella dell’Isernia Futsal Academy, che andrà avanti nell’interesse di ragazzi dai 3 ai 18 anni, che cercheremo di coinvolgere nel progetto di Under 18 regionale e manifestazioni inferiori.

Le favole esistono, e la nostra lo è stata. Inutile immaginare quello che sarebbe stato. Con i se, i ma, e le parole spese in ritardo, si fa ben poca cosa. Usciamo di scena, col cuore gonfio di dolore. E col rimpianto di non aver potuto far conoscere, ancora una volta, il nome di Isernia nei palasport di tutti Italia. Grazie a tutti quanti ci hanno creduto, ora e per sempre. E auguri allo sport della nostra città, che ne ha bisogno più  che mai.

Ancora un abbraccio a tutti i tifosi: pensiamo di esprimere un pensiero comune nel dire che ci mancheranno, tantissimo, i sorrisi dei ragazzi della Cooperativa Lai, i nostri primi supporters, ogni qual volta ci recavamo da loro per lo scambio di auguri di Natale, e quello di Giada Dato e della sua famiglia, che ci hanno onorato ogni sabato della loro presenza nel Palasport Liborio Fraraccio. Lo sport, per noi, finisce: ma l’amicizia e l’affetto rimarranno sempre.

I presidenti dell’ASD Isernia Calcio a 5