La gente di Montaquila non ci sta e contesta la decisione del Comune di accogliere extracomunitari nell’accogliente e verdeggiante località di Ripaspaccata, lungo gli argini del fiume Volturno
Sulla delicata questione di mettere a disposizione a Montaquila la struttura in località Ripaspaccata a ridosso del fiume Volturno per accogliervi alcune decine di extracomunitari, progetto avallato dal Comune ma non condiviso da tanta parte della popolazione locale, ospitiamo le dichiarazioni della gente di Montaquila, che sull’argomento non è affatto in linea con la casa municipale. “Siamo soliti, ambosessi e gente di ogni età ed estrazione sociale, -afrerma una signora del posto- frequentare la località Ripaspaccata del nostro Comune lungo gli argini del fiume Volturno, ambiente quanto mai salutare, tranquillo ed accogliente, per passeggiare, fare sport, intrattenerci ed incontrarci favoriti dall’accoglienza e dalla salubrità dei luoghi. Tanti giovani montaquilani sono impegnati da anni a prendersi cura del sito, tenendolo pulito e in ordine per le necessità di tutti. Dovere adesso abbandonare e rinunciare a tutto questo per accogliere a Ripaspaccata alcune decine di extracomunitari secondo recenti decisioni della nostra amministrazione comunale appare eccessivo e nient’affatto condivisibile. Il nostro non è razzismo assolutamente, ma semplice e naturale desiderio di continuare ad avere pieno diritto di quanto offre il territorio comunale, e in particolare la località Ripaspaccata, per trascorrervi giornate salutari, tranquille e di riposo così come avviene da sempre. Coi nuovi arrivi ipotizzati tutto questo verrebbe a finire. Gli extracomunitari ? Se proprio da accogliere ulteriormente, anche se nella frazione Roccaravindola il nostro Comune già ne ospita a decine, si pensi ad altra collocazione, lasciando stare però Ripaspaccata perché resti nella piena disponibilità dei montaquilani. Ci auguriamo che l’amministrazione comunale sappia recepire tali istanze che non sono di pochi ma di larga fetta dell’opinione pubblica locale”.
Tonino Atella