Da poco si sono concluse le manifestazioni di Matera 2019, un evento che ha catalizzato l’interesse del mondo della cultura mondiale e attirato migliaia di turisti nella città dei Sassi. Tra le innumerevoli iniziative organizzate ce ne è stata una che ha portato alla ribalta il Molise e in particolare Torella del Sannio, per merito del FAI, la Fondazione dell’Avvocatura Italiana, che insieme ad un convegno sul diritto all’arte, ha organizzato una mostra ospitata al Palazzo di Giustizia, nell’Aula Magna dell’Ordine degli Avvocati, intitolata: ‘’Elena Ciamarra ed Helena Manzan, due artiste, due mondi’’. La mostra curata da Claudio Neri e Antonio Picariello ha suscitato grande interesse, facendo scoprire al grande pubblico due figure femminili, una del passato e una contemporanea, che hanno lasciato il segno non solo nel mondo della pittura. Elena Ciamarra, nata a Napoli da padre molisano, morta nel 1981, ha fatto della sua casa di Torella del Sannio il centro della propria ispirazione pittorica. In quelle stanze nacquero più di cinquemila opere, alcune delle quali sono state esposte a Matera. Un’artista poliedrica, la cui riscoperta è iniziata qualche anno fa anche grazie all’impegno di Claudio Neri, avvocato con la passione della pittura, e al sostegno dell’ amministrazione comunale di Torella del Sannio, attualmente guidata dal dinamico sindaco Tonino Lombardi. Helena Manzan, brasiliana di nascita, molisana d’adozione, è una delle poche artiste capaci di estrarre lo spirito segreto del pianeta e farlo vivere nelle sue opere, come ha scritto il critico Antonio Picariello nella presentazione di una mostra che per tre settimane ha portato un pezzo di Molise al centro del mondo.