I benefici della natura per lo sviluppo
delle aree interne
Il 24 novembre 2017 a Castel del Giudice il confronto tra università ed istituzioni sulla Strategia nazionale delle aree interne e i servizi ecosistemici. Per dare valore ai beni naturali secondo le nuove normative. Tra i protagonisti, il parlamentare Enrico Borghi.
La strategia nazionale delle aree interne come motore di crescita dell’entroterra appenninico. Il prezioso valore dei benefici della natura come fattori di sviluppo economico. Questi gli argomenti principali del convegno che si terrà il 24 novembre 2017, a partire dalle 9.00, nella sala riunioni di Borgo Tufi a Castel del Giudice. Un incontro dal titolo “Strategia nazionale delle aree interne e servizi ecosistemici” organizzato dal Comune di Castel del Giudice con l’Università del Molise e il Centro di ricerca ARIA (Aree Interne Appennini), in collaborazione con la Regione Molise, per riflettere sul ruolo che i piccoli comuni possono avere nella green community e dare spunti per mettere in campo azioni che possano valorizzare le politiche verdi come fonte di economia. «I servizi ecosistemici sono i benefici che la natura può dare all’economia del territorio, al fine di migliorare le condizioni di vita delle persone che vivono nelle aree interne e frenare lo spopolamento. Scientificamente sappiamo come valutarli. Ora l’obiettivo è di rendere consapevoli gli amministratori locali di tali valori, perché sono loro a scrivere la strategia delle aree interne», spiega Davide Marino, docente di Contabilità ambientale e servizi ecosistemici del Centro di ricerca ARIA.
La Strategia Nazionale per le Aree Interne è stata lanciata dall’ex ministro Fabrizio Barca nel 2013: le zone interne d’Italia hanno dato vita a progetti di aggregazione territoriale per lo sviluppo economico, a partire dai servizi essenziali, con obiettivi condivisi. In Molise, sono state individuate quattro aree, tra cui due aree pilota, quella del Matese e quella del Fortore, che hanno già scritto il proprio programma. In Alto Molise è nato il progetto Alto e Medio Sannio, la cui strategia è ancora da definire. Con il convegno di Castel del Giudice, i protagonisti delle diverse aree saranno messi a confronto, al fine di ottenere risultati costruttivi. «La strategia per le aree interne può dare un grande input alla programmazione dello sviluppo del territorio. E grazie alla ricchezza dei servizi ecosistemici che abbiamo, beni naturali come l’acqua, l’aria, il paesaggio, le foreste, a cui il governo deve dare un valore secondo le recenti normative, possiamo ottenere benefici. Si tratta di beni che alimentano spesso processi vitali delle città, ma che nascono dalle montagne» spiega Lino Gentile, sindaco di Castel del Giudice. Il convegno avrà un taglio pratico. Sarà, infatti, un momento di riflessione tra il mondo dell’università, delle istituzioni, degli abitanti del territorio, sui percorsi attivabili attraverso le nuove leggi utili per la rinascita delle aree interne. Tra queste, la SNAI, i Pagamenti per i Servizi Ecosistemici e Ambientali (PSEA), la legge sui Piccoli Comuni, la legge sulla Green Economy e la normativa sulla Green Community. Tra i partecipanti, il presidente della Regione Molise Paolo Frattura, l’assessore regionale all’agricoltura Vittorino Facciolla e il rettore dell’Unimol Gianmaria Palmieri. Sarà presente anche il parlamentare Enrico Borghi, delegato alle aree interne per la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il quale farà sintesi sulle politiche del governo sullo sviluppo delle zone interne d’Italia e sul valore economico della natura.