Ad Isernia, da notizie captate in ambiente sanitario, in questa settimana si sarebbero avuti due casi particolari di malattie epidemiche. Il primo registrato tra martedì e mercoledì scorso, quando un gruppo di emigranti è giunto in un centro di accoglienza in provincia di Isernia. Sembrerebbe che un ospite nord africano nella notte di mercoledì abbia avvertito un malore, tanto che i titolari della struttura sono stati costretti a far intervenire il 118 e al ricovero del giovane presso l’ospedale Veneziale di Isernia.
Parrebbe che dopo le prime cure e gli accertamenti, sia stato diagnosticato a carico del paziente un’infezione da Mycobacterium Tubercolosis o bacillo di Kochsanitari (Tubercolosi).
Da qui sarebbe stato disposto il trasferimento del giovane paziente di colore presso il reparto Malattie infettive dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno.
Un caso di meningite, rivelatasi fortunatamente non infettiva, invece, sarebbe stata accertata ad un paziente 50enne della Valle del Volturno, ricoverato d’urgenza presso l’ospedale Veneziale pentro, giovedì scorso. I sintomi classici: febbre, sonnolenza con alterazione dello stato di coscienza e forte emicrania.
Dalle analisi cliniche sarebbe risultato affetto da Meningite non contagiosa, si tratta di un’infiammazione degli strati di tessuto che riveste il cervello e il midollo spinale (meningi) e dello spazio pieno di liquido tra le meningi (spazio subaracnoideo); è causata da disturbi non associati a infezioni o a farmaci. Nelle prime 24 ore il paziente avrebbe avuto coscienza e le sue condizioni erano stabili, per poi peggiorare nelle ultime ore, si teme per la sua vita.
A Campobasso, non sono state smentite le voci su casi di Sifilide riscontrati su alcuni giovani migranti dai sanitari dall’ospedale Cardarelli. In questo caso bisognerebbe appurare se la patologia era già in corso prima dell’arrivo dei giovani migranti nel Molise, oppure è stata contratta da loro con frequentazioni a rischio nella nostra regione.
Naturalmente, non sono notizie allarmanti, ma rientrano nella consuetudine di percentuali basse di manifestazioni epidemiche che di tanto in tanto si manifestano, soprattutto da quando vi è questa nuova realtà migratoria, sia in italia che nella nostra regione.
Dai dati raccolti recentemente in una intervista al direttore sanitario dell’asrem regionale, non vi sarebbero preoccupazioni per la diffusione di malattie epidemiche nel Molise, in quanto tutto il sistema sanitario è pronto ad intervenire in ogni evenienza e come in questi casi la profilassi per la guarigione dei soggetti malati è immediata.