Il Prefetto di Isernia ha presieduto stamani, presso il Palazzo del Governo, una riunione della Conferenza provinciale permanente sui temi “modelli organizzativi per garantire alti livelli di sicurezza in occasione di manifestazioni pubbliche” e “prevenzione e contrasto ai comportamenti che sono le principali cause di incidenti stradali”, convocata al fine di assicurare la massima diffusione delle nuove disposizioni operative in materia di gestione e organizzazione delle manifestazioni pubbliche e prevenzione e contrasto al fenomeno dell’incidentalità stradale.
Per quanto concerne il primo argomento, il Prefetto Guida ha ampiamente illustrato i contenuti delle nuove linee di azione indirizzate a partire dal mese di giugno – dopo gli incidenti di Torino durante la proiezione della finale di Champions League – dal Capo della Polizia, dal Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco e, più recentemente, dal Capo di Gabinetto del Ministro, volte a definire dei “modelli organizzativi” da attuare in occasione di manifestazioni pubbliche sia sotto il profilo della safety – con l’individuazione dei dispositivi e delle misure a salvaguardia dell’incolumità delle persone – sia sotto quello della security – connesso alla pianificazione dei servizi di ordine e sicurezza pubblica – anche in relazione al pericolo derivante dalla minaccia terroristica.
In particolare, nell’ottica di rendere sempre più efficace l’interlocuzione tra le varie componenti del “sistema sicurezza”, è stato esaminato l’iter da seguire in vista dello svolgimento delle manifestazioni pubbliche, intese sia come riunioni e manifestazioni in luogo pubblico, disciplinate dall’art. 18 T.U.L.P.S., sia come manifestazioni di pubblico spettacolo, soggette alla licenza del sindaco, previo parere della commissione comunale o provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo.
In entrambi i casi, qualora l’evento di carattere sportivo, culturale, musicale o di intrattenimento comporti un’elevazione del livello di rischio, specialmente in previsione di un notevole afflusso di persone, il nuovo modus operandi prescrive un coinvolgimento di tutte le componenti che, a vario titolo, partecipano all’organizzazione.
E’ stata sottolineata, pertanto, l’esigenza di un approccio attento e rigoroso innanzitutto da parte dei sindaci e degli organizzatori pubblici e/o privati, i quali potranno avvalersi del supporto del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, deputato all’esame delle tematiche riguardanti la sicurezza dei cittadini nella sua accezione più ampia, e delle commissioni comunali e provinciali di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, più specificamente costituite per l’adozione delle misure di safety.
Nel corso dell’incontro, è stata dunque richiamata l’attenzione sulla necessità di avviare per tempo gli adempimenti finalizzati all’organizzazione degli eventi e di rispettare le varie fasi procedurali, utilizzando un approccio flessibile, da modulare caso per caso, in base allo scenario e alla tipologia di evento, alle previsioni di affluenza del pubblico e al livello di rischio, con lo scopo di realizzare quel circuito informativo che le nuove disposizioni ministeriali indicano come la strada da seguire per una gestione della sicurezza sempre più integrata e partecipata.
Quanto al secondo argomento, tenuto conto dell’aumento degli incidenti stradali con esito mortale registratosi nei primi cinque mesi del 2017, in linea con gli indirizzi operativi dell’Unione Europea – che ha indicato, tra i propri obiettivi, quello di ridurre il numero delle vittime degli incidenti stradali del 50% entro il 2020 – sono stati esaminati gli ambiti di intervento entro i quali dovrà svolgersi l’azione di prevenzione e contrasto del fenomeno, individuati da una recente Direttiva del Ministro dell’Interno, riguardanti la lotta alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, il contrasto degli eccessi di velocità, il rispetto degli obblighi di utilizzo delle cinture di sicurezza e del casco protettivo e, soprattutto, il contrasto a tutti quei comportamenti che costituiscono motivo di distrazione per il conducente, in particolare, l’uso del cellulare e dello smartphone, identificato come la causa principale di incidentalità stradale.
In tale ottica, oltre all’azione di prevenzione e contrasto coordinata, sul piano operativo, dalla polizia stradale è stata sottolineata l’importanza di attuare iniziative finalizzate alla prevenzione sanitaria e all’educazione delle giovani generazioni, con il coinvolgimento dell’Ufficio scolastico, dell’ASREM e dell’ACI.
L’incontro ha visto la partecipazione del comune capoluogo e degli altri comuni interessati, dell’Ufficio scolastico regionale e provinciale, dell’ASREM, dell’ACI, dei vertici provinciali delle Forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco, dei componenti della commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, degli esponenti delle associazioni imprenditoriali e delle organizzazioni sindacali di categoria.