di Christian Ciarlante
Ex Pm di “Mani Pulite”, ex leader dell’Italia dei Valori, ex ministro del governo Prodi, a 66 anni Di Pietro decide di rientrare nella politica attiva, a suo dire, per unire il centro-sinistra molisano che ha smarrito la bussola.
Si dice disponibile a presentarsi alle prossime elezioni regionali del 2018, a patto che la sua candidatura sia condivisa e rappresenti un elemento di unione di tutte le forze di centro-sinistra. Il Tonino nazionale dovrebbe rappresentare il volto nuovo della politica molisana, la soluzione giusta per una coalizione che oggi è fortemente divisa su tutto.
Frattura non ci sta a mollare la poltrona e punta ad una rielezione per completare il percorso avviato nel 2013. Al governatore sarebbe stata offerta una candidatura in Parlamento per convincerlo a farsi da parte, ma le ammalianti sirene romane non gli hanno fatto cambiare idea. Il presidente della Giunta si sente forte perché la segreteria nazionale del PD condivide la sua scelta, può contare sull’appoggio di Rialzati Molise, su una parte del PD molisano e sul partito di Alfano.
Antonio Di Pietro ha messo in guardia il governatore sottolineando che i molisani non sono soddisfatti e che serve un cambio di passo. In un’intervista rilasciata qualche settimana fa a Telemolise, l’ex Pm di “Mani Pulite”, ha avvertito il presidente della Giunta: “Sei certo che la coalizione che ti ha consentito di vincere nel 2013 ti appoggerà? Se pensi di poter fare da solo hai già perso“. Di Pietro è disponibile a correre alla guida del centro-sinistra, ma a condizione di un’unità che, al momento, non si intravede. L’Ulivo 2.0, raggruppamento nato di recente sotto la spinta dell’on. Danilo Leva (Art1-Mdp) e del sen. PD Roberto Ruta, potrebbe dare il via libera e sostenere la candidatura dell’ex leader dell’Italia dei Valori.
Un percorso diviso potrebbe mettere il centro-sinistra a rischio, in caso di centro-destra unito. Nella politica molisana regna la confusione, non c’è nulla di definito, siamo ancora nella fase embrionale e l’inciucio è sempre in agguato. Da qui al 2018 ne vedremo delle belle, la politica come ben sanno i più attenti osservatori, è fatta di geometrie variabili ed alchimie: le sorprese possono essere sempre dietro l’angolo. Le grandi manovre inizieranno dopo la pausa estiva quando sarà il momento di mettere mano alla nuova legge elettorale.