Il presidente del Consiglio vaga su e giù per l’Italia nel suo tour propagandistico per il Sì. Duecento incontri in sessanta giorni, neanche i “Testimoni di Geova” avrebbero mai osato tanto. Il Forrest Gump di Rignano sull’Arno ha iniziato a correre e non si fermerà fino al 4 dicembre.
Il nostro premier non ha niente da fare, in Italia va tutto bene: non c’è crisi, l’economia va a gonfie vele, non c’è disoccupazione, nessuna emergenza terremoto, insomma, tutto in ordine. Renzi si è messo in aspettativa per due mesi, per lui è più importante fare i comizi, a governare e a dire bugie c’è sempre tempo.
Ogni giorno i media ci parleranno del presidente del Consiglio e delle sue televendite in giro lo stivale, sarà un evento senza precedenti: “e lui è quello che non personalizza il referendum”. La paura di perdere è forte, quasi tutti i sondaggi danno in vantaggio il No. Non importa se il Paese va scatafascio, il nostro tedoforo continuerà a correre perchè se vince il No ci sarà l’Apocalisse.