di Pietro Tonti
Isernia – Le foto eloquenti che vi mostriamo sono la cartina tornasole di una situazione oramai incancrenita che perdura da anni e che parrebbe non interessi alle amministrazioni comunali che si sono susseguite, compresa l’attuale, dare un senso e un aspetto onorabile a quest’area importante della città, costata fior di denaro pubblico per realizzarla.
Stiamo parlando dell’immobile del terminal bus Tremolicci area Contrada le Piane, che meriterebbe di essere immediatamente posta nelle condizioni di fruibilità.
Il lassismo e l’incuria degli ultimi anni è sotto gli occhi di tutti e testimonia come vandali senza scrupoli possano avere distrutto tutto quello che di buono c’era all’interno e all’esterno di questa struttura, pensata dall’amministrazione Melogli come centro operativo per gli autobus e poi con l’idea di realizzare un bar al servizio di tutti, come i banconi interni spaccati e distrutti con i vetri in frantumi testimoniano.
La panoramica attuale è quella di un’oasi Bronx nella periferia cittadina, limitata da una rete elettrosaldata edile, con murales e scritte di ogni tipo, uno spettacolo indecoroso a cui con nonchalance chi frequenta per il footing questo luogo si è abituato a vedere, icona del decadimento di questa città.
Eppure l’area è stata individuata dall’amministrazione comunale quale C.O.C. (centro operativo comunale) in caso di calamità naturali e la croce Rossa italiana, ha presentato all’amministrazione D’Apollonio, da pochi mesi, una richiesta di gestione di questo immobile quale sede della CRI provinciale e punto di secondo intervento per il 118.
Una soluzione che reputiamo valida, sia per eliminare definitivamente l’indegno spettacolo di abbandono in cui versa la struttura, che verrebbe rimessa a nuovo a spese della Cri ed enfatizzata anche dalla possibilità – rientrante nell’idea della richiesta formale – di realizzare una sala convegni a disposizione di tutti i richiedenti, ma soprattutto quella di avere la Cri proprio su un’area in cui servirebbe in caso di calamità, oltre alla seconda postazione del 118, necessaria per gli interventi rapidi nell’alto Molise e nella zona nord della città. L’area è anche adatta per l’atterraggio degli elicotteri, per interventi salvavita.
Tutto rientrerebbe nella normalità e nella massima fruibilità.
Di questo progetto non si sa nulla, nessuno interviene, nessuno assume una posizione chiara e definitiva sulla vicenda. Fu il consigliere Raimondo Fabrizio il 20 ottobre 2016 a chiedere al sindaco cosa avesse deciso, se rientrasse nelle mira della sua amministrazione dare un decoro e un senso all’immobile del terminal Tremolicci: risposte zero. Tutto tace ancora oggi!
Eppure qualche settimana fa, proprio di fronte all’icona del degrado si è inaugurato un percorso podistico con tanto di taglio del nastro, con assessori e consiglieri comunali sorridenti e soddisfatti, dove gli operatori alle telecamere hanno evitato di girare l’obiettivo per inquadrare lo scempio, forse per non mettere in difficoltà gli intervenuti, concentrati sullo sport, ma nessuno ha accennato ad un eventuale utilizzo, ad una eventuale riconversione e ristrutturazione del fabbricato.
Nonostante le buone intenzioni di un’associazione come la Croce Rossa Italiana che ha la possibilità di gestire questo immobile e ridargli la giusta importanza, da palazzo San Francesco un silenzio assordante.