L’Associazione è preoccupata per la difficoltà che incontra nell’acquisire informazioni e dati relativi alle problematiche ambientali. (allegato 1 richieste rimaste inevase: allegato-1a_richieste-colacem.pdf — allegato-1b_richieste-herambiente.pdf — allegato-1c_richieste -mpianto-depurazione.pdf).
L’art.3 del D.lgs n.195/2005 chiarisce che le informazioni ambientali spettano a chiunque le chieda, perchè sono finalizzate a garantire un controllo sociale diffuso sulla qualità dell’ambiente. (allegato 2 sentenza in merito accesso dati ambientali)
Ciò premesso ha comunque presentato (entro i termini di legge) le osservazioni al Piano Regionale Integrato per la qualità dell’Aria Molise P.R.I.A.Mo. avendone riscontrate alcune criticità. A tal proposito si riporta un inciso delle osservazioni : ”A nostro avviso l’utilizzo in sé (e ancor più prospettive di incremento) nell’uso di rifiuti (o CSS) in impianti di produzione di energia e/o altri impianti industriali (cementifici) non può essere incluso tra lo “sviluppo delle fonti rinnovabili pulite”. Anche se impropriamente e parzialmente incluse tra le “biomasse” e le fonti rinnovabili i rifiuti (o gli EOW combustibili) non devono essere favoriti tanto più se, nello stesso momento, si intende scoraggiare l’utilizzo di “vere” biomasse nel riscaldamento residenziale per motivi connessi alle emissioni (la scelta dovrebbe essere principalmente dedicata al rinnovamento delle caratteristiche tecnologie degli impianti favorendo la dismissione dei camini aperti con soluzioni più efficienti). E’ un paradosso visibile anche nel rapporto ambientale (tabella dedicata al bilancio energetico regionale, p. 75) ove le biomasse per la produzione di energia a livello residenziale sono indicate (e conteggiate) come “FER”. “ ( Allegato 3 osservazioni al P.R.I.A.Mo.)
Le problematiche ambientali vengono purtroppo sottovalutate come del resto risulta anche dalla lettura dell’intervista rilasciata al giornale Primo Piano del 28 agosto 2016 dal Ministro dell’Ambiente Galletti (allegato 4 articolo di Primo Piano )
L’accostamento fatto dal Ministro Galletti della Valle Venafrana ( circondata da montagne) a Copenaghen è del tutto inopportuna se non semplicistica. Ciò si evince molto chiaramente dalle foto allegate L’associazione comunque non si arrende ma continua a combattere.