ISERNIA – Si è spento oggi, presso l’ospedale Veneziale di Isernia, all’età di 94 anni, Felice Antonio Di Tella, figura storica e profondamente amata dalla comunità di Vastogirardi. Con la sua scomparsa non si perde soltanto un uomo, ma un’intera epoca fatta di relazioni autentiche, tradizioni popolari e memoria collettiva.
Felice Antonio Di Tella è stato per decenni il banditore del paese, un ruolo oggi quasi scomparso ma che per generazioni ha rappresentato un punto di riferimento essenziale per la vita comunitaria. Era lui a percorrere le strade del borgo annunciando eventi, decisioni pubbliche, avvisi e ricorrenze, dando voce alle istituzioni ma soprattutto tenendo unita la popolazione attraverso una comunicazione diretta, umana, riconoscibile.
La sua non era solo una funzione pratica, ma un vero e proprio servizio sociale e culturale. Il banditore non informava soltanto: raccontava, coinvolgeva, creava comunità. E Felice Antonio lo ha fatto con dignità, passione e senso di appartenenza, incarnando una figura di altri tempi che, pur nella semplicità, ha saputo attraversare i cambiamenti della modernità restando sempre attuale e rispettato.
Nonostante l’età avanzata, Di Tella è rimasto fino all’ultimo lucido, presente, integrato nel XXI secolo, testimone silenzioso di un mondo che cambiava rapidamente ma senza mai rinnegare le proprie radici. Era memoria vivente di Vastogirardi, custode di un modo di vivere fondato sulla prossimità, sul rispetto reciproco e sul valore della parola data.
La notizia della sua scomparsa ha suscitato profonda commozione nel paese e in quanti lo hanno conosciuto e apprezzato. Ai familiari va il cordoglio sincero dell’intera comunità, che oggi perde un uomo semplice ma straordinario, uno di quelli che non fanno rumore ma lasciano un segno profondo.
Con Felice Antonio Di Tella se ne va il banditore, ma resta il ricordo di una voce che per anni ha accompagnato la vita di un paese, simbolo di identità, tradizione e umanità. Un patrimonio immateriale che Vastogirardi non dimenticherà.
