Annullamento o revoca? Sicuramente una grande incertezza giuridica.
La duplice versione della  Determinazione del Direttore Generale della Regione Molise, la n. 175 del 3 settembre 2025, non risponde ad uno dei principi cardine del diritto amministrativo.

I provvedimenti della Pubblica Amministrazione, infatti, una volta firmati e pubblicati, non possono essere modificati e vanno corretti con un nuovo provvedimento, che esplicitamente abroghi, annulli o rettifichi il precedente.
Cioè, la legge non consente semplicemente “ritirare”  un atto e sostituirlo con un altro.

E invece, nella Regione dove tutto è possibile, la determinazione 175 del 3 settembre 2025, finalizzata a concludere la procedura di reclutamento di 10 dirigenti avviata nel 2019, è stata pubblicato in due versioni, con lo stesso numero e la stessa data. Una dispone l’annullamento della determinazione, l’altra la revoca. Il documento di annullamento, inizialmente pubblicato sull’Albo Pretorio il 3 settembre scorso, non risulta più disponibile, ‘magicamente’ sostituito con quello di revoca. E questo, semplicemente, non si può fare.

“Come Gruppo Consiliare del Partito Democratico, questa mattina abbiamo depositato in Consiglio Regionale un’interrogazione urgente al Presidente della Giunta – ha dichiarato il Capogruppo Pd e prima firmataria Micaela Fanelli – vogliamo conoscere le ragioni precise che hanno portato a ciò. Perché l’atto è stato prima annullato e poi revocato, in palese violazione di legge?

La condotta di questa amministrazione regionale, soprattutto per i concorsi pubblici, continua a sollevare un interrogativo cruciale sulla sua affidabilità – ha concluso il Capogruppo Pd – Perché non è stata seguita la procedura corretta? Perché ogni selezione pubblica deve essere afflitta da dubbi e interrogativi? Quali altri profili di rilevanza possono riscontrarsi in queste condotte? Chi è responsabile? Attendiamo risposte convincenti”.