Il recente annuncio della senatrice pugliese Annamaria Fallucchi (FdI) riferito al finanziamento del bypass tra l’invaso di Ponte Liscione verso la diga di Occhito (o meglio Finocchito) in Puglia, inserita dal Governo Meloni tra le priorità strategiche per la resilienza climatica e il riequilibrio territoriale del Sud, consolida un grave interrogativo che si tramuta in grande preoccupazione per la nostra regione.

“Tra i blitz estivi, quello sull’acqua era il più temuto. E infatti, così è stato – afferma la capogruppo PD in Regione Molise, Micaela Fanelli – la presunta eccedenza di acqua è attualmente sotto esame. L’Autorità d’Ambito del Bacino Meridionale, guidata dalla dr.ssa Vera Corbelli, ha indetto una gara per affidare a tecnici esperti la valutazione della disponibilità idrica. E’ lo stesso ente a cui ho formalmente richiesto un incontro, che a tutt’oggi non ha avuto seguito”.

Dopo riunioni con esperti del settore sia in Molise che in Puglia, è emersa una chiara disparità di competenze: “La Puglia fa bene il suo mestiere, specialmente sul tema idrico – prosegue Fanelli – dove vanta una competenza degna di nota. Il Molise, invece, no. Voglio sottolineare in particolare, che i referenti della Regione Molise non hanno saputo spiegare perché questo progetto dovrebbe essere vantaggioso anche per il nostro territorio”.

“Sono gli agricoltori del basso Molise quelli che dovrebbero avere maggiori vantaggi, ma in assenza di risposte chiare su due punti fondamentali, è impossibile dirlo –dichiara Fanelli – si tratta dei costi di sollevamento e della priorità dell’uso civile rispetto a quello irriguo. Infatti, nonostante le interrogazioni in aula, il Presidente Roberti e il consigliere Sabusco non hanno trovato risposte. Quanto costerà e chi pagherà il sollevamento dell’acqua per irrigare i campi molisani? – domanda l’esponente dem – In caso di scarse risorse idriche, la legge stabilisce che l’uso civile prevale su quello agricolo. Ciò implica che l’uso dell’acqua da parte della Puglia potrebbe avere la precedenza su quello degli agricoltori molisani. Significa che il primo tratto che dovrebbe interessare l’irrigazione del Molise potrebbe restare sempre chiuso per i tratti di irrigazione ai campi. E quindi? Ancora con la storia che conviene sempre anche a noi? I vertici della nostra regione, applaudiranno a questo finanziamento senza avere certezze per il Molise? Magari solo ancora una volta per ossequio alla cosiddetta filiera istituzionale? Noi siamo per la filiera costituzionale! Quella dell’acqua pubblica come bene comune per tutti. Non solo per chi trova il modo di impostare i progetti che sembrerebbero dare vantaggi a tutti e che invece approfondendo, si risolvono in vantaggi solo per qualcuno. La filiera di centrodestra pugliese”

“In questi mesi sono state elaborate ed ho ricevuto proposte concrete per garantire benefici alla Puglia senza danneggiare il Molise, con il supporto di ingegneri idraulici indipendenti. Anche a loro avviso, ogni progetto dovrebbe essere bloccato senza un’analisi approfondita sulla presunta acqua in più. Il sospetto che si abbia fretta di approvare il progetto è legato all’imminente campagna elettorale regionale in Puglia –conclude Micaela Fanelli – forse qualcuno ha premura di affrontarle con qualche freccia nell’arco? A pensar male…”