Di Giovanni Muccio
Negli ultimi giorni si è parlato molto del Decreto Sicurezza e di una presunta “bocciatura” da parte della Corte di Cassazione. Ma è bene chiarire un aspetto fondamentale dal punto di vista giuridico: l’unico organo che può dichiarare incostituzionale una legge o un decreto-legge in Italia è la Corte Costituzionale, non la Cassazione, né tanto meno gli Uffici Studi interni.
La notizia riguarda infatti una relazione dell’Ufficio del Massimario della Cassazione, un organo tecnico interno alla Suprema Corte che non ha valore giuridico vincolante, ma serve come supporto interpretativo per i giudici. Le opinioni contenute in tali relazioni sono autorevoli, ma non rappresentano né una sentenza né una pronuncia ufficiale della Cassazione stessa.
Cosa significa davvero?
– Il Decreto Sicurezza resta pienamente in vigore e operativo.
– Nessun giudice lo ha annullato.
– Solo un giudice ordinario, in un caso specifico, potrebbe sollevare una questione di legittimità costituzionale davanti alla Corte Costituzionale.
– Solo la Consulta può esprimersi con una sentenza che abbia valore erga omnes (cioè valida per tutti) e che eventualmente possa dichiarare illegittime alcune parti del decreto.
Conclusione: attenzione alla disinformazione
Il centrodestra ha spesso sottolineato l’importanza della certezza del diritto e della separazione dei poteri. In questo caso, è evidente come certe letture giornalistiche abbiano dato spazio a interpretazioni fuorvianti, facendo sembrare che il decreto fosse già stato “bocciato”, quando in realtà si trattava solo di un parere tecnico interno, non vincolante.
Una corretta informazione giuridica è essenziale per non trasformare la dialettica politica in confusione istituzionale.