Macchiagodena: muffa nella sezione Primavera, ma il Sindaco Ciccone vanta la scuola “più bella e sicura del Molise”

MACCHIAGODENA – Il gruppo consiliare di minoranza “Impegno e Passione per Macchiagodena” denuncia pubblicamente una situazione grave e inaccettabile che riguarda la sezione Primavera dell’asilo comunale, frequentata da bambini tra i 10 mesi e i 3 anni.

 

Da tempo, infatti, numerosi genitori hanno segnalato la presenza persistente di muffa sulle pareti dell’aula destinata ai più piccoli. Nonostante le ripetute segnalazioni, nulla è stato fatto per risolvere il problema. L’ambiente in cui i bambini trascorrono molte ore al giorno dovrebbe essere sicuro, salubre e accogliente, non un luogo di potenziale rischio per la loro salute e per quella delle educatrici e assistenti che vi lavorano quotidianamente.

 

La presenza prolungata di muffa non è solo un segnale di incuria, ma un pericolo concreto, soprattutto per bambini così piccoli, soggetti fragili e particolarmente vulnerabili.

Ciò che lascia ancor più sgomenti è la totale assenza di interventi da parte dell’amministrazione comunale. Il Sindaco Felice Ciccone continua a presentarsi pubblicamente come promotore della cultura, organizzando convegni, presentazioni di libri e iniziative pubbliche. Tutto molto lodevole, se non fosse che nel frattempo ignora questioni fondamentali come la sicurezza e la salute dei bambini del nostro paese.

 

Non solo: lo stesso Sindaco afferma con orgoglio che “Macchiagodena ha la scuola più bella e sicura del Molise”. Una dichiarazione che appare oggi fuori luogo e profondamente distante dalla realtà che vivono quotidianamente famiglie e operatori scolastici nella sezione Primavera.

 

È questa l’idea di sviluppo che si vuole dare a Macchiagodena? Un paese dove si investe in immagine e parole, ma si trascurano le condizioni minime di vivibilità per i più piccoli?

 

Il gruppo “Impegno e Passione per Macchiagodena” chiede con urgenza un intervento concreto e immediato: l’aula va bonificata e resa salubre, senza ulteriori ritardi. Non è più tempo di promesse, ma di responsabilità. La salute dei bambini non può aspettare.