di Luigi Fantini
Che ogni attività sia importante e che vada assolta con senso di responsabilità, passione e professionalità, dovrebbe essere regola chiara e principio generale e collaudato nei secoli. Che ciò, poi, debba caratterizzare il cardine della professione medica dovrebbe essere indiscutibile e inalienabile perché l’attività che cura e che si prende cura della salute e del benessere dell’uomo è in cima alla piramide dei bisogni e delle aspettative di vita. Fatto sta, infatti, che l’articolo 32 della Costituzione consacra il diritto alla salute benché – di contro – tante sono le notizie di malasanità e di pressapochismo che stridono fortemente con le considerazioni richiamate.
Una speranza sempre nuova è quella che giunge dalle nuove reclute, come la Dottoressa Laura Ciancibello che, al termine di un percorso bello ma faticoso – coronato con il massimo dei voti e con lode – manifesta le proprie emozioni e alcune sue considerazioni.
Così racconta: “Fin dall’infanzia, ho sempre nutrito un profondo interesse per il corpo umano e per le discipline scientifiche. È probabile che il seme del mio amore per la medicina sia stato piantato dal mio pediatra, che ha saputo trasmettermi la passione e la dedizione per la sua professione, tanto da suscitare in me il desiderio di diventare, un giorno, un medico come lui, capace di curare e prendersi cura degli altri con lo stesso impegno e la stessa passione.
Il percorso di studi è stato molto impegnativo, richiedendo dedizione e sacrificio. Ma ogni passo avanti nel percorso di formazione, ogni conoscenza acquisita e ogni competenza sviluppata hanno portato con sé una sensazione di realizzazione e di crescita personale. La possibilità di applicare queste conoscenze per aiutare i pazienti, alleviare il loro dolore e contribuire al loro benessere è una fonte di gratificazione che supera di gran lunga le sfide incontrate lungo il cammino. Ho discusso una tesi in Ginecologia Oncologica, dal titolo “Linfonodo sentinella nel carcinoma ovarico in stadio iniziale: risultati finali di uno studio prospettico multicentrico (SELLY)”.
Ho avuto l’opportunità di svolgere il mio lavoro di tesi in un contesto stimolante come quello del Responsible Research Hospital (ex Gemelli Molise), sotto la guida preziosa del mio relatore, il Professore Francesco Cosentino. Il giorno in cui ho discusso la tesi di laurea è stato un turbine di emozioni. Da un lato, la gioia intensa e la profonda soddisfazione per aver portato a termine un lungo e significativo percorso accademico. Dall’altro lato, la speranza e la curiosità per ciò che il futuro mi avrebbe riservato. Queste emozioni si sono amplificate nel giorno del Giuramento di Ippocrate, un momento solenne e simbolico per chi entra nella professione medica: ho provato un senso di profonda responsabilità mentre pronunciavo gli impegni morali ed etici del giuramento, consapevole dell’importanza di ciò che stavo promettendo per tutta la vita.
Il mio obiettivo primario è quello di continuare il mio percorso di formazione attraverso una specializzazione. Nel frattempo, intendo acquisire preziosa esperienza sul campo, lavorando attivamente nel settore medico, ampliando le mie conoscenze, affinando le mie competenze e crescendo professionalmente, preparandomi per affrontare sfide sempre più complesse nel futuro.
Per noi molisani è di grande importanza rimanere nella nostra regione anziché cercare opportunità altrove, contribuendo così a contrastare la cosiddetta “fuga dei cervelli”. Il Molise non è un luogo da cui scappare, ma un territorio ricco di opportunità, pronto ad essere valorizzato. È importante per noi molisani investire nella nostra formazione e continuare a lavorare nel nostro territorio d’origine, contribuendo così allo sviluppo locale e al sostegno delle comunità in cui siamo cresciuti.
Intraprendere un percorso nella professione medica richiede una motivazione profonda, una volontà costante di apprendere e aggiornarsi e una passione autentica per il campo della medicina. È un impegno che richiede dedizione totale e un interesse genuino nel migliorare la salute e il benessere degli altri, senza secondi fini o motivazioni superficiali. Tuttavia, nonostante le sfide e gli sforzi richiesti, è un percorso che offre innumerevoli soddisfazioni. La capacità di fare la differenza nella vita delle persone, di alleviare il loro dolore e di promuovere la loro guarigione è estremamente gratificante.
Per coloro che abbracciano la professione medica con passione e impegno, le soddisfazioni sono molte e profonde. Dedico questo traguardo alla mia famiglia, che mi ha costantemente sostenuto e sopportato lungo tutto questo percorso. Il loro sostegno e la loro fiducia in me sono stati fondamentali, e sono qui oggi grazie a loro”.
Congratulazioni Dottoressa e buona missione!