Il diritto alla salute, all’istruzione, ad una vita libera e dignitosa, sono patrimonio irrinunciabile per qualunque cittadino italiano, a prescindere dall’angolo del Paese in cui gli è capitato in sorte di nascere. In virtù di questa certezza, non possiamo che esprimere la più netta e ferma contrarietà alla proposta di regionalismo differenziato del Ministro Calderoli, proposta che ha avuto il via libera dalla maggior parte dei Presidenti di regione, compreso quello molisano, ma che, peraltro, non è stata sottoposta, come avrebbe dovuto, al vaglio ed alla discussione degli altri enti locali.
Per il Sud e per le aree interne il ddl Calderoli rappresenta la pietra tombale rispetto alla possibilità di ridurre le gravi disuguaglianze territoriali e sociali, che già penalizzano giovani, donne e persone in condizioni di fragilità. L’attuazione del Titolo V non è la priorità per il Paese (anzi) e non può essere attuata in violazione dei principi posti dalle altre norme costituzionali, a partire da quelle contenute negli artt. 1, 2 e 3 della Costituzione.
Nel condividere le forti preoccupazioni che hanno indotto l’ANCI ad adottare un documento, in nome di migliaia di Sindaci di tutti i colori politici, riteniamo che la proposta, così come formulata, vada bloccata.
Chiederemo alla neo Segretaria del PD, espressasi da subito in maniera chiara contro il DDL Calderoli, di mettere in campo ogni iniziativa, con il più ampio sostegno sociale, politico ed istituzionale, utile per fermarlo. L’architettura costituzionale della Repubblica non può essere minata.
Chiamiamo a raccolta tutti i cittadini Molisani, a cui chiediamo di sostenere questa posizione, sottoscrivendo il presente documento, che porteremo all’attenzione di Elly Schlein (a supporto della sua posizione e di quella del PD) e del Governo italiano.
Alessandra Salvatore, Michela Cerbaso, Giuseppe Vacaro, Francesco Amelia, Annamaria Trivisonno, Annamaria Becci, Giuseppe Trivisonno, Patrizio Perazzelli, Mikenda Nikaj