Situazione da monitorare, non piove con regolarità da mesi.
di Erika Angelone
Il livello dell’acqua dell’invaso del Liscione nel territorio di Guardialfiera continua a scendere in maniera preoccupante. Secondo quanto emerge da una rilevazione dell’Azienda speciale regionale “Molise Acque” effettuata lo scorso 31 gennaio, il livello dell’acqua dell’invaso del Liscione è circa 11 metri al di sotto di quello massimo assoluto. Colpa delle scarse precipitazioni, che hanno ridotto la portata del fiume Biferno che riversa l’acqua nell’invaso.
La situazione resta in allerta, visto che non piove ormai da settimane. Intanto il progetto di captazione dell’acqua del Liscione da convogliare in Puglia va avanti. L’invaso artificiale di Guardialfiera, ridotto nella capacità totale, continuerà anche nei prossimi giorni a garantire l’approvvigionamento idrico ai Comuni del Basso Molise e per l’irrigazione dei campi, ma non si esclude che ci siano delle forti limitazioni e/o divieti.
L’acqua è una risorsa scarsa che va gestita come un bene prezioso, affinché non venga dispersa, ma anzi indirizzata ad un uso efficiente. C’è bisogno di maggior impegno da parte di tutti per raggiungere questo obiettivo. Il rafforzamento delle infrastrutture e dei sistemi idrici richiede investimenti, ne avremo bisogno ancora di più da diverse fonti. Dobbiamo anche creare ambienti in cui l’innovazione e l’imprenditoria possano prosperare. Le crisi idriche rappresentano oggi uno dei rischi più seri a livello socioeconomico, geopolitico ed ambientale. Il pericolo è concreto: la domanda di acqua, in crescita costante da parte di una popolazione mondiale in aumento, combinata con gli effetti del cambiamento climatico, fa sì che la scarsità idrica e la siccità siano divenute un problema in molte parti del pianeta e che le infrastrutture per arginare il problema diventino sempre più preziose. Questa situazione non è diversa in Molise. L’intervento su più fronti è fondamentale tanto in termini di sostenibilità, quanto per ragioni economiche.